Bangladesh: i terroristi a Dacca erano tutti bengalesi ‘di famiglie facoltose’

[veedioplatform code=”d2acbf8cbd34aa3592c70dcd3928eb49″]

L’Isis ha rivendicato la responsabilità dell’attacco a Dacca in Bangladesh con un comunicato e delle foto. A morire nell’attentato armato sono state 20 persone fra cui 9 cittadini italiani. Nel blitz delle teste di cuoio nel ristorante preso d’assalto, invece, sei terroristi sono sono stati uccisi mentre un settimo è stato catturato. Secondo notizie circolate da fonti di intelligence locale, almeno 5 soggetti erano attenzionati da tempo dai servizi, e si dava loro la caccia. ”Gli autori non vengono dall’Iraq o dalla Siria, sono giovani bengalesi, molti dei quali colti, con buone prospettive ed appartenenti alla classe media del Paese”, ha poi ribadito il numero due del ministero degli Esteri bengalese, MD Shahidul Haque.

[galleria id=”7865″]

I sette jihadisti che hanno assaltato il ristorante di Dacca ‘Holey Artisan Bakery’ uccidendo 20 civili erano cittadini del Bangladesh e le autorità avevano provato ad arrestare in precedenza cinque di loro. Lo ha detto la polizia spiegando che gli investigatori li sospettavano di legami con gruppi estremisti islamici internazionali.

Il ministro degli Interni del Bangladesh Asaduzzaman Khan ha detto a Reuters che né lo Stato islamico né al Qaeda erano coinvolti e ha ribadito la linea del governo secondo cui i militanti cresciuti nel paese sono stati responsabili di un’ondata di morti negli ultimi 18 mesi in tutto il Paese. “La responsabilità è di Jmb“, ha detto Khan, riferendosi al gruppo Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh, che pretende di rappresentare lo Stato islamico in Bangladesh. Nell’assalto gli assalitori hanno ucciso la maggior parte delle vittime a colpi di machete, lasciando i corpi sanguinanti sul pavimento.

L’attacco di venerdì 1 luglio a Dacca è stato il peggiore avvenuto in Bangladesh dal 2005, quando il gruppo Jmb fece esplodere una serie di bombe in diverse zone del Paese nell’arco di un’ora uccidendo almeno 25 persone, la maggior parte giudici, poliziotti e giornalisti. A marzo del 2007 sono state eseguite condanne a morte per sei alti leader di Jmb e la polizia ha continuato a dare la caccia ai membri del gruppo, arrestando spesso sospetti militanti a seguito di soffiate dell’intelligence. A febbraio la polizia del Bangladesh ha arrestato tre membri del Jmb sospettati dell’uccisione di un prete induista.

Il vice ispettore generale della polizia, Shahidur Rahman, ha invece detto a Reuters che le autorità stanno indagando sulla possibile connessione tra gli attaccanti e i gruppi trans-nazionali come lo Stato islamico o al Qaeda. Ha detto che i militanti erano bengalesi, per lo più istruiti e provenienti da famiglie ricche, ma non ha voluto fornire altri dettagli, anche se una delle piste di indagine si sta occupando di verificare se gli attentatori del ristorante abbiano ricevuto delle linee guida dallo Stato islamico.

Impostazioni privacy