Barbados punta all’indipendenza: “Elisabetta II non sarà più Capo dello Stato”

Le isole Barbados intendono rinunciare allo status di “colonia britannica” entro novembre 2021. Ad annunciarlo è il premier dell’isola caraibica, Mia Mottley, che punta a una “piena indipendenza”. Ciò significa che la regina Elisabetta II d’Inghilterra non sarà più Capo dello Stato. Una transizione che, se andasse a buon fine, trasformerebbe il paese in una Repubblica.

Barbados rinuncia alla regina Elisabetta II

Una decisione che potrebbe comportare una rivoluzione per le isole Barbados: il primo ministro Mia Mottley ha infatti deciso di abbandonare il governo della regina Elisabetta II e lo status di “colonia” a favore dell’instaurazione della Repubblica. L’arcipelago caraibico era diventato colonia britannica nel lontano 1627. In seguito, il 30 novembre 1966, aveva ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito, ferma restando la sottomissione al governo della regina Elisabetta II, che, di fatto, era Capo dello Stato.

“È giunto il momento di lasciare completamente alle spalle il nostro passato coloniale. I Barbados vogliono un Capo di Stato delle Barbados“, ha detto il governatore generale dell’isola, Sandra Mason, annunciando la decisione del premier Mottley di lasciare il governo della regina Elisabetta II. “Quindi, le Barbados faranno il prossimo passo logico verso la piena sovranità e diventeranno una Repubblica quando celebreremo il nostro 55esimo anniversario di indipendenza, ha continuato la governatrice. La transizione potrebbe quindi trovare pieno compimento entro novembre 2021.

La voglia di indipendenza

Per le isole Barbados non si tratta del primo tentativo di ottenere la piena indipendenza dal Regno Unito. Infatti, già nel 1998 la Corte Costituzionale aveva affermato che Barbados sarebbe diventata una Repubblica. In seguito, nel 2015, l’allora premier Freundel Stuart aveva annunciato “la transizione da un sistema monarchico a una forma di Governo repubblicana nel prossimo futuro“, ovvero – si pensava – in occasione dei 50 anni di indipendenza. Tuttavia, il progetto non era andato in porto. La proposta lanciata del premier Mottley, invece, dovrebbe concretizzarsi entro il prossimo anno.

Anche altre ex colonie potrebbero ora seguire l’esempio delle isole Barbados. Ad esempio la Giamaica, dove il premier Andrew Holness punta come obiettivo prioritario all’indipendenza. Tutte le ex colonie britanniche fanno parte del Commonwealth, ovvero un insieme di 54 Paesi “uguali e indipendenti”, creato con l’intendo di “promuovere la prosperità, la democrazia e la pace, amplificare la voce dei Paesi più piccoli e tutelare l’ambiente”.

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