Il virologo Matteo Bassetti ha spiegato in un’intervista che il Covid attuale è diverso da quello di alcuni anni fa e presto non sarà più un problema.
Il direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha spiegato, in merito alla situazione pandemica, che si sta arrivando alla soluzione definitiva del problema e chi pensa di dover mantenere ancora misure di sicurezza si sbaglia.
Il Covid sta dominando le pagine dei giornali ormai da qualche anno con diverse varianti e dati che periodicamente migliorano per poi peggiorare di nuovo. In questo scenario uno dei virologi più famosi in Italia, Matteo Bassetti, è stato interpellato per chiarire la situazione.
Sebbene i numeri in Cina siano veri e quindi la situazione sia peggiorata nello stesso continente dove ha avuto inizio anni fa, lo sono anche quelli dell’Italia, che parlano di contagi in calo, così come i decessi e le terapie intensive.
Bassetti sostiene che intorno alla fine di febbraio, in Italia, potremmo decretare la fine definitiva del problema pandemico e chi ancora sostiene di dover mantenere misure di sicurezza si sbaglia e rasenta il ridicolo.
“il covid è cambiato dal quello del 2019, credo che in italia il problema sia verso al soluzione, abbiamo gli strumenti per fronteggiarlo e conviverci senza il panico di un tempo e i numeri impressionanti dei primi mesi”.
In una lunga intervista Bassetti ha tracciato un profilo della situazione attuale riguardante il Covid e guardando agli ultimi dati gli è stato chiesto di esprimere un’opinione in merito alla Cina.
“i numero dell cina sono veri e ci dicono che dopo un periodo di intensi contagi ors si è in discesa. l’ondata si sta esaurendo anche in italia e finalmente dopo 3 anni credo che a fine mese potremmo dire addio al problema covid”.
In Italia, il professore ha precisato che in qualche modo il Covid è già meno aggressivo di un tempo è evidente però che le infezioni da Sars-Cov-2 continueranno, ma colpiranno una popolazione che ormai è capace di difendersi dal virus grazie alle vaccinazioni.
Da mostro quale era e che incuteva paura, il Covid è stato quindi trasformato in una malattia comune che comunque non porterà forme gravi. Bassetti ha precisato che però vanno seguiti con attenzione i soggetti fragili e chi non ha fatto i richiami, ma complessivamente non è più quella malattia che ci metteva così in difficoltà.
Alla domanda se il Covid odierno fosse diverso da quello iniziale, il virologo ha risposto:
“già nel 2022 era cambiato e in questo nuovo anno è ancora diverso, lo si nota anche senza essere esperti. Gli ospedali si stanno svuotando e i positivi vedono i sintomi scomparire dopo pochi giorni”.
In sostanza il Coronavirus è diventato una comune infezione alle vie respiratorie, addirittura Bassetti ha ironizzato dicendo che ai suoi pazienti con Covid risponde che è meglio quello che l’influenza o il virus sinciziale. Questo perché per fronteggiare il Covid abbiamo conoscenze, studi e farmaci freschi.
Nell’intervento a Fanpage si è poi soffermato sulle dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che intende far restare la pandemia un’emergenza sanitaria internazionale:
“penso che l’oms abbia preso questa decisione per la situazione in cina e quindi in qualche modo ci voglia mettere in guardia. appoggio al decisione di schillaci di prorogare l’obbligo di tampone per chi arriva dal continente cinese. credo che l’oms non si riferisca all’italia altrimenti non sarebbe giusto, non siamo più in emergenza da covid”.
Anche il mantenimento dei alcune misure viene giudicato superfluo e ridicolo, come il distanziamento e le mascherine, ma anche l’isolamento per i positivi, che in Francia è stato già eliminato e Bassetti si augura che presto anche in Italia sia così.
Sostenendo che i virus respiratori vadano trattati tutti alla stessa maniera per tornare alla vita di un tempo, il virologo ha accennato anche al Festival di Sanremo, evento super blindato l’anno scorso per quanto riguarda i tamponi e che adesso è tornato alla normalità, specchio di un’Italia finalmente libera da uno dei virus più letali degli ultimi anni.
Ma cosa rimarrà di questa emergenza in futuro? Bassetti ha le idee chiare e parla di vittoria della scienza, meritevole di aver creato un vaccino in soli 8 mesi.
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