Il retino in spiaggia, utilizzato dai bambini per catturare pesciolini e granchi, è stato abolito e per chi non rispetta le regole le sanzioni sono molto alte.
Questa abitudine porta molte sofferenze agli animali, vediamo cosa si rischia e quali comportamenti sono da abbandonare.
Tutti associamo il retino dei bambini al mare e alle belle giornate cercando di catturare i piccoli animali che si intravedono a riva, tuttavia questa abitudine che può sembrare un bel gioco, è molto dannosa.
Insorgono gli animalisti per salvaguardare questi animali, sottoposti, non volendo, a forti stress e sofferenze.
Giocare è un diritto di ogni bambino ma alcuni passatempi non sono così divertenti per gli animali e per l’ambiente.
Pochi sanno che utilizzare il retino in spiaggia è un reato penale, regolato dall’articolo 544 bis e ter.
Purtroppo i bambini dovranno rinunciare a questo gioco perché andare a caccia di granchi, polipetti e meduse porterà i genitori ad affrontare pesanti sanzioni se non staranno attenti.
A porre l’attenzione su questo argomento è l’Ente Nazionale per la protezione animali, l’Enpa, che sta sensibilizzando su quelle che definisce ‘torture in secchiello’.
L’Enpa sta portando avanti una vera battaglia per questa causa, oltre alla campagna di informazione e sensibilizzazione infatti, ha coinvolto molte organizzazioni che si battono per le stesse cause.
In tante spiagge italiane ad esempio, si invitano i piccoli a rispettare le creature e molti volontari organizzano attività e giochi a tema, nonché momenti di animazione in cui con lo slogan ‘Spezza il retino!’ si spiegano le motivazioni per cui sarebbe meglio cambiare giochi in spiaggia.
È voluto intervenire anche l’avvocato Claudia Ricci, legale dell’Enpa, che ha sottolineato come questo passatempo che sembra innocuo, provoca un duplice danno. Il prelevamento degli animali infatti danneggia in primo luogo loro perché li espone a situazioni di sofferenza.
Un altro motivo che sicuramente starà a cuore ai genitori sono le pesanti sanzioni per chi trasgredisce questa regola. Infatti, si rischia una pena dai 3 ai 18 mesi di reclusione, ma anche una sanzione che può arrivare fino ai 30mila euro.
Se il risultato di questo comportamento poi è la morte dell’animale catturato, la pena si aggrava.
Ancora, se si crea un danno ambientale entra in ballo una normativa sulla protezione dell’ambiente.
Cosa fare quindi se vediamo dei bambini con dei retini in spiaggia? L’adulto responsabile deve essere richiamato e informato delle sanzioni. Se tale avviso viene ignorato possono intervenire i Carabinieri per eseguire la multa.
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