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Batteria auto scarica: come farla ripartire

Come ricaricare la batteria scarica dell’auto? Come tutti i componenti dell’auto anche la batteria è soggetta ad usura (anzi, in realtà è uno degli elementi che più avvertono il passare del tempo) e quindi, in un caso o nell’altro, potreste ritrovarvi con l’auto che non si accende più. Possono essere tante le cause che hanno portato a questa disavventura ma, appurato che la causa del problema sia effettivamente la batteria, sappiate che non è sempre necessario chiamare il carro attrezzi. Noi vi spieghiamo come fare per far ripartire l’auto senza dover chiamare i soccorsi.

Uno dei metodi più conosciuti per riaccendere un’auto che ha la batteria a terra è quello cosiddetto “a spinta”. E’ possibile optare per questa soluzione solo se la vettura è dotata di cambio manuale e, sostanzialmente, il risultato è quello di simulare il normale funzionamento del motore e quindi avviare il ciclo di combustione. La messa in opera è molto semplice:

Salite in auto e girate la chiave per azionare il quadro strumenti, ma controllate che tutte le apparecchiature elettroniche superflue all’operazione (fari, stereo ecc…) siano spente, così da evitare inutili assorbimenti di corrente. Premete la frizione ed inserite una marcia, l’ideale è la terza in quanto il “colpo” all’accensione è meno brusco, poi togliete il freno a mano e rilasciate i freni. Se siete in discesa l’auto inizierà a prendere velocità autonomamente, ma in caso contrario avrete bisogno di qualche “anima pia” che vi spinga. Una volta raggiunta una velocità congrua alla marcia inserita rilasciate di colpo la frizione e premete leggermente il gas: il risultato sarà un sobbalzo (più o meno accentuato in base al rapporto tra marcia inserita e velocità raggiunta) e l’auto prenderà vita.

Questa operazione comporta due pericoli principali:

– Una volta accesa l’auto e dato il colpo di gas premete subito la frizione e frenate, così da evitare di perdere il controllo della vettura

– Le auto provviste di catalizzatore potrebbero subire gravi danni all’apparato, fino al punto di doverlo sostituire. Quindi attenzione!

Un altro metodo per far partire la vettura autonomamente (si fa per dire, perchè avrete ugualmente bisogno di un aiuto) consiste nell’usare i cavi, per dare spunto all’accensione facendo ponte con la batteria funzionante di un’altra auto. Un paio di cavi dovrebbe essere inserito nel corredo di attrezzi minimo presente in ogni autovettura, assieme agli utensili per cambiare o riparare uno pneumatico forato: non costano molto e non occupano troppo spazio, ma potrebbero salvare voi o qualche altro sventurato.

Ovviamente il primo passo è quello di cercare la posizione della batteria, che generalmente è posta nel cofano anteriore. E’ ben visibile ed i poli positivo e negativo si distinguono facilmente (sporco e polvere permettendo…), ma qualora non riusciate a trovarla è bene consultare il manuale di uso e manutenzione. A questo punto è necessario liberare i morsetti da qualsiasi tipo di copertura e trovare un amico od un passante disposto a posizionarsi con la sua auto di fianco alla vostra ed a mettervi a disposizione “un po’ della sua corrente”: una volta trovato è necessario liberare la batteria, così come fatto sulla vostra auto, ed accendere la macchina assicurandosi che non ci siano assorbimenti superflui. Fatto questo si procede a collegare prima i due poli positivi delle batterie, contrassegnati con il segno “+”, con il cavo rosso. Il cavo nero invece serve a collegare il polo negativo della batteria carica con il telaio dell’auto in panne, per ovviare alla messa a terra. A questo punto potete accendere la vostra auto, assicurandovi che l’amico/conoscente dia un po’ di gas al motore della sua auto, così da non tenerla al minimo. Una volta terminata l’operazione mantenete i cavi attaccati per qualche minuti e poi staccateli nell’ordine inverso rispetto a come li avete attaccati.

Ora l’auto è partita e potete continuare il vostro viaggio, ma fate attenzione: permettete all’alternatore di ricaricare, almeno in parte, la batteria evitando assorbimenti di corrente inutili.

Ci sentiamo poi in dovere di darvi qualche consiglio per mantenere la batteria dell’auto sempre efficiente, così da evitare di incorrere in problemi come quelli trattati in questo articolo:

– Non dimenticarsi di lasciare i fari accesi quando ci si allontana dall’auto. E’ fondamentale soprattutto se l’auto resta ferma per un po’ di tempo. Lo stesso discorso vale anche per le luci interne all’abitacolo, che a lungo andare possono ugualmente scaricare la batteria.

– Se prevedete di non usare l’auto per un lungo periodo di tempo, attaccare un mantenitore di carica direttamente alla batteria. Questo provvederà in automatico ad effettuare dei cicli di carica/scarica per mantenere al pieno l’efficienza del pezzo. Ovviamente deve essere collegato ad una presa di corrente, quindi per poterlo sfruttare è necessario avere un box a disposizione, oppure un garage con accesso alla corrente elettrica.

– Sostituire periodicamente la batteria, magari con una omologa ad amperaggio maggiore, è sempre una buona abitudine. Come ogni componente elettronico di accumulo, anche le batterie delle auto tendono a soffrire di “invecchiamento precoce”: dopo 4 o 5 anni potrebbero mostrare segni di cedimento dovuti alla necessità di tempi di ricarica più lunghi, oppure non riuscire a mantenere efficientemente la carica. Quando questi difetti si mostrano evidenti è arrivato il momento della sostituzione. Alcune batterie presentano anche un indicatore di stato: questo è colorato di verde quando l’apparato funziona correttamente, nero quando è il momento di sostituirlo.

Claudio Anniciello

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