Due lotti della famosa acqua minerale Claudia vengono ritirati dal commercio per la possibile presenza di Stafilococchi.
Il Ministero interviene per richiamare dal mercato i prodotti.
Per il rischio microbiologico, due lotti di acqua Claudia, uno di bottiglie da mezzo litro e l’altro da un litro e mezzo, sono stati richiamati dal mercato.
Il sospetto è quello della presenza di Stafilococchi all’interno dell’acqua, imbottigliata dalla ditta Sorgenti Claudia s.r.l. che ha lo stabilimento ad Anguillara Sabazia.
L’allarme è stato lanciato dal Ministero della salute.
Dagli avvisi di richiamo pubblicati nella giornata del 10 maggio, si apprende come i lotti L21111 ed L21191, con scadenza rispettivamente nel 2022 e nel 2023, possano contenere batteri di Stafilococco, un comune batterio presente sulla cute e nelle mucose che, seppure innocuo, in alcuni casi può provocare infezioni anche gravi.
Sebbene l’azienda abbia già ritirato dal mercato le bottiglie, è bene controllare se in casa si possiedono confezioni di questi lotti e ovviamente il consiglio è quello di non consumare l’acqua.
Il nome scientifico del batterio è Staphylococcus aureus e se si trova nell’acqua potabile può essere potenzialmente pericoloso.
In alcuni soggetti può creare infezioni lievi, in altri più pericolose, a seconda ovviamente della persona che ne viene infettata.
La pericolosità del batterio consiste nella sua capacità di resistenza antimicrobica multipla, per questo, come specificato dal Ministero della Salute, chi possiede le bottiglie dei lotti indicati deve assolutamente riconsegnare l’acqua al punto vendita dove l’ha acquistata, seguirà poi anche una procedura di rimborso.
Il batterio sopravvive nell’acqua e si sviluppa molto in condizioni favorevoli, ossia dove la concentrazione di cloro è al di sotto del livello raccomandato.
Nei soggetti sani non provoca alcun danno, tuttavia colpisce quelli più fragili e a seconda dello stato di salute dell’individuo può sfociare in diverse problematiche, dalla lieve infezione superficiale alla cute fino a quelle più gravi come polmonite, meningite, endocardite e osteomielite.
Diversi studi hanno dimostrato come l’acqua può presentare dei batteri in quantità innocua, ma in questo caso si tratta non solo di un’alta percentuale ma anche di un patogeno potenzialmente molto pericoloso.
Un buon consiglio a tal proposito, è quello di non bere da borracce riutilizzabili ma acquistare sempre acqua in bottiglia sigillata perché la contaminazione da batteri avviene soprattutto per il continuo maneggiamento delle bottiglie.
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