La BBC allarga gli orizzonti con lo streaming. E’ questa la novità della tv inglese: finisce on line, a portata di mano. Mentre l’informazione Rai cambia prendendola a modello, la rete inglese fa come la Rai; prova a creare contenuti televisivi con doppia chiave di lettura: utili per la tv, come per il web. Se di mezzo c’è Internet, la BBC allora si fa giovane, a distanza di dieci anni da quando la televisione sbarcò sul cellulare, con tutti i limiti che è bene ricordare: un rudimentale segnale del digitale terrestre inserito in uno smartphone. La nuova tecnologia che lo permetterà si chiama Lte Advanced: sfrutta il segnale internet mobile ad alta velocità e definizione.
E’ un progetto sperimentale che avvicina la BBC al vasto mondo dello streaming audio e video. Se ne è parlato ieri a Glasgow, a conclusione dell’appuntamento BBC R&D Future of Broadcasting showcase: di fatto, ha sancito lo sbarco ad alta qualità delle trasmissioni BBC.
Una sfida, un futuro campo di battaglia per l’emittente televisiva, diventata negli anni un modello anche per la tv italiana, che però si è sempre allontanata dai suoi standard produttivi.
Molti sono concordi sull’usura certa dell’era I-Tunes: gli esperti considerano un segnale da non sottovalutare il successo di Spotify. La svolta, dunque, arriverebbe attraverso un abbonamento con diversi vantaggi. Il primo, forse anche il più interessante, porterebbe con sé la possibilità di arginare la pirateria della fonte.
E’ tutto da vedere come il futuro d’innovazione, che la BBC è pronto a sperimentare in acque quasi certe, influenzerà la televisione italiana. Ne è un modello, dicevamo prima, ma è anche inesauribile fonte per le All news tematiche e generaliste, tutte italiane.
I palinsesti che offre la tv inglese sono ricchi fin dal mattino, grazie ai nove canali a disposizione: i più tradizionali One, Two, Three e Four, a cui si aggiungono Cbbc, CBeebies e le all news grazie al canale News e Parliament. Di recente, inoltre, è arrivato anche il nuovo canale Alba.