Un divario tra fasce di reddito così ampio non si vedeva da tempo.
I livelli raggiunti attualmente non si registravano dal lontano 2006.
Ricchi e poveri: un divario sempre più grande
In Europa sta prendendo piede una grande frattura tra le classi di reddito a causa dell’alta inflazione concentrata soprattutto su alimentari e energia.
Il differenziale tra la classe dei poveri e quella dei più ricchi ha raggiunto i massimi livelli, dato che ormai non si registrava da 16 anni.
La Bce, analizzando i dati resi noti dalla Consumers Expectations Survey, sottolinea che a breve ci sarà anche il rialzo di tutte le famiglie italiane che andranno a pagare le bollette con grande ritardo.
Quali sono le aspettative per il prossimo futuro?
Non c’è tanta positività per i prossimi 12 mesi. Sembra che le famiglie europee abbiano ridotto in maniera drastica tutte le proprie aspettative su un innalzamento di reddito.
Nonostante le previsioni di spesa sono rimaste totalmente invariate, sembra che non arriverà uno spiraglio di luce.
Al riguardo, nel mese di novembre, la Consumers’ Expectations Survey’ ha già spiegato che: “Le famiglie si aspettano che la crescita nominale dei redditi sia dello 0,6% nei prossimi 12 mesi”, con un declino più marcato nella fascia d’età 55-70 anni e sui redditi medi.
Una situazione alquanto preoccupante
Data la situazione dell’ultimo periodo, non c’è voluto tanto per rendersi conto della situazione che stiamo affrontando.
Il caro vita sta mettendo tutta la popolazione a dura prova, ragion per cui è nato questo divario così ampio tra la classe dei ricchi e poveri.
L’inflazione è cresciuta sempre di più anche a causa dello scontro tra Russia e Ucraina e a essere prese di mira maggiormente sono state le popolazioni più deboli.
L’aumento dei prezzi ha messo in difficoltà tantissime persone, non solo in Italia ma in tutta Europa.
Inoltre sono sempre i cittadini più deboli a dover affrontare con maggiore difficoltà le spese in aumento. Gli economisti Fmi Oya Celasun, Dora Iakova e Ian Parry, hanno infatti spiegato quanto segue: “Nella maggior parte dei paesi europei, l’aumento dei prezzi dell’energia impone un onere ancora più pesante alle famiglie a basso reddito”.