Le parole pronunciate dalla presidente della Banca Centrale Christine Lagarde sembrano non essere molto positive, i tassi, secondo le previsioni, aumenteranno di altri 50 punti.
Non si esclude nemmeno la presenza di altri aumenti il cui scopo è quello di arrivare al 2% durante il medio termine.
Christine Lagarde, la presidente della Bce, ha parlato a lungo dell’aumento dei tassi in occasione del suo intervento all’interno della sessione plenario del Parlamento Europeo.
In questa occasione ha affermato che dall’ultima riunione, che si è svolta il 2 febbraio, ha preso un decisione importante, ossia quella di aumentare ancora i tassi di altri 50 punti. Dopo questo rialzo, seguiranno altri aumenti.
Si tratta di una realtà che accadrà dal mese di marzo e che fa parte della strategia che la Banca Centrale sta portando avanti così che riesca a “mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2 per cento nel medio termine”, proprio come è possibile leggere all’interno del bollettino ufficiale.
Dopo l’aumento dei tassi che si verificherà nel mese di marzo, ci sarà una successiva valutazione politica monetaria la quale dovrà essere portata avanti dall’istituto bancario di Francoforte.
La BCE ha quindi preso la decisione di aumentare i tassi di interesse dopo aver analizzato la forte inflazione e basandosi sul aspettative dell’Istituto. Legarde però afferma che questa decisione, con il passare del tempo, porterà l’inflazione a diminuire e “metterà inoltre al riparo dal rischio di un duraturo spostamento verso l’alto delle aspettative di inflazione”.
E’ questo lo scopo che Legarde vuole raggiungere, un obiettivo che secondo lei risulta essere di primaria importanza proprio perché l’inflazione attualmente ha delle serie conseguenze su ognuno dei settori che compongono l’economia del nostro Paese e quindi delle ripercussioni anche sulla vita delle persone. In particolar modo la presidente della BCE volge il suo sguardo a tutte quelle famiglie che hanno un reddito basso.
All’interno del suo intervento che si è svolto durante la serata di mercoledì 15 febbraio, la presidente dell’Istituto di Francoforte ha sottolineato che dall’indipendenza giunge anche una grandissima responsabilità “le scelte che facciamo come banchieri centrali hanno un’influenza significativa sulla società. Quindi essere responsabili delle nostre decisioni è il contrappeso necessario alla nostra indipendenza. Ciò significa che dobbiamo spiegare le nostre politiche e l’analisi che ne è alla base, per garantire che le persone capiscano come vengono prese le nostre decisioni”.
La presidente continua affermando che è molto importante prestare attenzione a tutte quelle che sono le preoccupazioni dei cittadini e di valutare attentamente in che modo risolvere ogni problema. “Dopo tutto, il rafforzamento della fiducia nella nostra istituzione sostiene anche la nostra politica monetaria, ad esempio ancorando le aspettative di inflazione”.
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