Avvelenare un cane è un gesto spregevole. E questo lo sa bene la padrona di questo cagnolino di nome Snoopy, che ha deciso di ricompensare chi riuscirà a trovare l’assassino del suo cane.
Il cane è stato avvelenato con della stricnina all’interno di un pezzetto di cibo. Ora si cerca chi è stato l’autore di questo gesto.
Un gesto ignobile che non ha fatto altro che provocare una morte lenta e dolorosa al povero animale. Il piccolo cane Snoopy è morto così, a causa di un boccone avvelenato che qualcuno gli ha dato, provocandogli una lunga agonia ed una morte dolorosa.
La sua padrona non sa darsi pace intorno alla cattiveria che si è scatenata contro il suo amico a quattro zampe, per questo ha deciso di ricompensare, con la cifra di 50mila euro, colui che riuscirà a trovare l’assassino del suo fedele amico.
Emilia, questo il nome della padrona del cane beagle avvelenato, ha messo una taglia di 50mila euro per “chiunque riesca a dare informazioni importanti” per risalire all’identità dell’assassino del suo cane. La donna abita in provincia di Lecco, a Colico, insieme alla sua famiglia. E da giorni, proprio loro non riescono a darsi pace.
La morte del cane è avvenuta in modo lento e doloroso a causa di un pezzetto di cibo avvelenato con della stricnina, un potente veleno topicida, che non provoca una morte immediata, ma una lunga agonia prima della fine stessa.
Un pezzo di famiglia che se ne è andato e che ha lasciato un vuoto incolmabile nella famiglia. Per questo motivo Emilia, in accordo con suo marito e con i suoi figli, ha deciso di dar fondo a parte dei risparmi e donarli, a mò di ricompensa, a chiunque riesca a dare informazioni circa l’assassino di Snoopy.
Snoopy è stato portato in una clinica veterinaria ma, nonostante il ricovero e le cure, è morto lo scorso 3 novembre. Dopo il suo decesso, sul corpo del cagnolino è stata eseguita un’autopsia dai veterinari dell’Istituto zooprofilattico interregionale di Lombardia e Emilia Romagna, per capire cosa effettivamente avesse ucciso, dopo una lenta agonia, il piccolo beagle.
Il cane, anche se anziano, non è morto di vecchiaia. I risultati dell’autopsia sono stati chiari: il cane non aveva nessun altra patologia che lo avrebbe portato alla morte, ma aveva semplicemente ingerito un boccone avvelenato dal tremendo topicida, che qualcuno gli aveva lasciato con il proposito e l’intento di ucciderlo.
Da lì la decisione di Emilia e della sua famiglia di una ricompensa a chi dà informazioni utili e importanti per dare un volto all’assassino. “Snoopy era come un’ombra per nostra mamma” – hanno dichiarato i figli della donna.
Un cane anziano ed innocente che è stato ucciso in un modo davvero brutale. La famiglia di Emilia ha, per questo, deciso di donare la somma di 50mila euro pur di vedere individuato ed arrestato l’assassino del piccolo cane.
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