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‘Rischia’ di diventare la campagna social dell’anno il video di Bebe Vio e Alessandro Cattelan contro gli haters della rete: l’atleta paralimpica e il brillante conduttore TV hanno lanciato la (finta) iniziativa ‘Dona un neurone a un hater‘, promuovendola con l’hashtag #EPCCDonaUnNeurone, per rispondere in maniera intelligente e ironica alle inaudite minacce di violenza sessuale rivolte di recente alla stessa Bebe tramite una pagina Facebook che è stata poi rimossa. ‘Aiuta un hater’, spiega Cattelan nel video, ‘Se gliene doni uno, avrai già raddoppiato il numero dei suoi neuroni’!
Il divertente filmato è stato realizzato approfittando dell’ospitata di Bebe Vio a E Poi C’è Cattelan, il talk show in onda su Sky Uno dal lunedì al giovedì. Nel video si vedono i due protagonisti che con espressione fintamente solenne presentano la campagna ‘Dona un neurone a un hater‘, introducendola come se stessero parlando di persone disabili (l’autoironia di Bebe è proverbiale):
‘Molte persone sono più sfortunate delle altre, persone che non sono come noi. Persone che nascono con qualcosa in meno e che fanno fatica in ogni momento della loro vita: sono gli haters! All’apparenza sembrano persone normali, ma in realtà non sono in grado di compiere neanche i gesti più semplici (‘Cosa passa per la testa a questi haters’, si chiede a questo punto Bebe Vio, e Cattelan gli risponde serafico ‘Credo un ca**o’). Però da oggi ciascuno di noi può fare qualcosa per loro: #EPCC per l’asociale organizza una raccolta per tutti quei disagiati che passano le loro giornate chiusi nelle loro stanzette a insultare degli estranei. È una raccolta di neuroni! Basta poco, dona un neurone anche tu! Se doni un neurone a un hater hai già raddoppiato il numero dei suoi neuroni! Aiuta un hater, donagli un neurone. Dona un neurone utilizzando l’hashtag #EPCCDonaUnNeurone: insieme possiamo farcela’.
LEGGI: BEBE VIO MINACCIATA DI VIOLENZA SU FACEBOOK
Il video di Bebe Vio e Alessandro Cattelan è molto divertente ma non cancella purtroppo la miseria delle minacce di cui è stata vittima la schermitrice paralimpica, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio dello scorso anno, ennesimo bersaglio degli infami ‘leoni da tastiera’ che scelgono le loro prede senza guardare in faccia a nessuno. In questo particolare caso la ventenne ragazza veneta è stata minacciata tramite una pagina Facebook, prontamente rimossa, che invitava gli utenti (i molti, troppi utenti iscritti a tale pagina) a usare violenza sessuale nei suoi confronti. A rendere nota l’incredibile vicenda è stato il Codacons, il quale ha poi spiegato che ‘Tale pagina, inneggiando pratiche violente e sessuali nei riguardi di una disabile, facendo leva sul suo stesso handicap, non rispettava affatto gli standard del social network’.