L’uomo, che è in cura presso un centro psichiatrico, ha ammesso di aver ucciso la donna perché parlava male di lui al bambino.
Sono stati i vicini di casa a lanciare l’allarme, quando hanno sentito le urla della vittima, che ha cercato in tutti i modi di calmare il compagno. All’arrivo delle forze dell’ordine, non c’era ormai più nulla da fare per la 33enne.
Il figlio della coppia, un bambino di 6 mesi, è stato preso in custodia dai poliziotti, che l’hanno affidato ad alcuni parenti.
Ennesimo femminicidio questa mattina a Bellariva di Rimini, nella cittadina emiliana. Un uomo di 47 anni ha ucciso la moglie, una donna di 33, a colpi di mattarello.
In casa con la coppia c’era il figlio della coppia, un bambino di 6 mesi, che è stato affidato momentaneamente ad alcuni parenti.
A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa dei due coniugi, che vivevano in un’abitazione in via Rastelli, a Bellariva di Rimini.
I vicini hanno sentito le urla della donna e hanno chiamato gli agenti di Polizia. Quando i militari sono giunti sul posto, hanno trovato il corpo della donna senza vita in camera da letto, riverso in un lago di sangue e avvolto in un lenzuolo.
Il piccolo era in un’altra stanza. Il marito della vittima era nel salotto, con i vestiti completamente intrisi di sangue.
L’uomo ha confessato il delitto, ammettendo di aver ucciso la moglie perché parlava male di lui al bambino.
Il killer, in cura in una struttura psichiatrica, si sarebbe alterato perché la compagna non gli lasciava prendere il figlio in braccio.
Dopo una violenta lite, il 47enne avrebbe afferrato il mattarello e avrebbe colpito con violenza la moglie, finendola poi con un coltello.
Poi avrebbe avvolto il corpo della donna in un lenzuolo e lasciando il cadavere in camera da letto, dove è stato poi trovato dagli agenti.
Dopodiché, con i vestiti ancora sporchi di sangue, sarebbe sceso in strada, urlando a gran voce:
“Il bambino sta bene. Ora lei non potrà più parlargli male di me”.
Quando gli agenti di Polizia sono giunti sul posto, il killer era seduto nel salotto, con i vestiti ancora sporchi di sangue.
Al momento, il marito della vittima si trova presso gli uffici della Squadra Mobile di Bellariva di Rimini per essere interrogato dal Pubblico Ministero di turno.
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