Tra calcio giocato, chiusura del mercato e Covid-19 sta settimana è successo di tutto e di più. Tra polemiche infinite, simulazioni da Oscar e goal da cineteca non ci siamo annoiati manco per un secondo.
Ecco tutto er mejo (ma soprattutto er peggio) della settimana de pallone.
Quattro goal in tre partite, uno più bello dell’altro: sto piccoletto non se ferma più. De destro, de sinistro, de testa (ecco no magari de testa no visto che è alto un metro e venti) er Papu Gomez trascina un’Atalanta spettacolare in testa alla classifica sommergendo di goal chiunque capiti a tiro. Se continua così va a finire che vince er Pallone d’oro. Folletto impazzito.
Il presidente De Laurentiis sembra aver preso troppo sul serio il concetto di lavoro da casa. E così il Napoli non s’è presentato a Torino e mo rischia di perdere 3-0 a tavolino. Il presidente incolpa la ASL, la ASL se ne lava le mani, la Lega dice che si deve giocare, la Juve si presenta in campo: insomma come al solito non ce se capisce niente. Classico pasticcio all’italiana co contorno assortito de polemiche sterili. Ammazza che macello.
Il Genoa s’è ritrovato con mezza rosa positiva al Covid. 14 casi che poi so saliti a 17 ma forse pure 19 e chi più ne ha più ne metta. La partita col Torino è stata rinviata ma la squadra rossoblu non può allenarsi come vorrebbe. Mani nei capelli (si fa per dire) per il buon Rolando Maran che di certo non ha cominciato la sua avventura a Genova. Come se non bastasse lavorare per Preziosi mo ci si è messo pure il Covid. Dateje er vaccino.
“Il Benevento ha dominato la serie B, ma la A è un’altra cosa”. Ecco forse er sor Sinisa se l’è tirata da solo. Il suo Bologna perde 1-0 col Benevento e le battute se sprecano. Magari la prossima volta sarebbe meglio fa un po’ meno lo splendido in conferenza stampa. Sinisa dacce le quote.
Lazio-Inter doveva essere una delle partite più belle della giornata e invece de bel gioco se n’è visto molto poco. Però abbiamo visto scenate da Oscar. Prima Vidal crolla a terra vittima di una carezza di Immobile (con tanto di occhiata all’arbitro imparata dall’ex compagno Busquets), poi Patric lo imita volando dopo essere stato sfiorato da Sensi. La cosa più assurda? L’arbitro c’è pure cascato. Immobile e Sensi so stati buttati fuori e gli altri solo ammoniti per averli provocati. Na buffonata.
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