Parla Madè, la sorella di Benno Neumair, il ragazzo che uccise i genitori a Bolzano nel gennaio del 2021.
Il ragazzo si disfò dei cadaveri gettandoli nell’Adige e agli inquirenti riferirà di non ricordare nulla di questo omicidio e in aula la sorella noterà il suo freddo distaccamento dalla vicenda, come se non lo riguardava.
Si è parlato molto dell’omicidio di Peter Neumair e Laura Perselli, genitori di Benno Neumair, uccisi proprio dal figlio il 4 gennaio del 2021 per cause che ancora non sono note.
Benno strangolò il padre e poco dopo sentì rientrare la madre, quindi le riservò lo stesso trattamento senza dire una parola.
Il ragazzo non sa riferire il movente dell’omicidio e in alcune apparizioni in aula ha addirittura affermato di non ricordare cosa sia avvenuto quel giorno.
Una situazione mentale molto complicata quella del ragazzo che non è mai riuscito a fornire elementi utili per ricostruire la vicenda.
Di lui avevano timore anche i familiari, infatti in questi mesi aveva parlato la zia Elisabetta, affermando di aver incontrato il nipote poco prima dell’omicidio e di aver notato uno sguardo inquietante, definendolo inespressivo e freddo.
Rimase molto colpita da questo dettaglio, anche perché l’incontro era avvenuto nei giorni in cui la coppia risultava scomparsa.
Anche altre persone sono state ascoltate in aula, come una ex maestra del ragazzo, che riferì che da piccolo era stato portato da uno stregone per allontanare gli spiriti maligni. In un’altra occasione lo avevano trovato con un coltello in mano mentre fissava la sorellina.
Questo ci da un quadro generale molto preoccupante riguardo a questo ragazzo che sembra non avere la mente completamente apposto, anche se la psichiatra Anna Palleschi, che ha effettuato una perizia sotto l’ordine del Tribunale, ha asserito che Benno è perfettamente in grado di intendere e volere.
L’unico problema emerso era quello narcisistico di personalità e quindi Benno sapeva cosa stava facendo e probabilmente ha ucciso i genitori in seguito a un litigio con il padre.
Secondo gli ultimi aggiornamenti che arrivano dal processo, sembra però che la perizia iniziale di Benno sia stata ritrattata e il ragazzo sembra soffrire di un grave disturbo di personalità, a causa del quale nel momento dell’omicidio non si rendeva conto di cosa stava facendo.
Vittima principale di tutto ciò, oltre ai genitori del ragazzo, è la sorella minore Madè che è rimasta senza una famiglia e non sa spiegarsi come questo sia potuto accadere.
Come abbiamo visto, fin da piccolo Benno soffriva di qualche disturbo ma la madre si è sempre rifiutata di portarlo da uno specialista. Tuttavia, Madè non è rabbiosa nei confronti dell’ormai defunta donna ma nemmeno verso il fratello.
“non sono arrabbiata con benno ma ho paura, ogni tanto lo sogno mentre cerca di uccidermi e mi sveglio di soprassalto. è terribile”
così racconta la sua vita oggi a quasi un anno dalla tragedia.
Benno è in carcere ma la ragazza rimarrà per sempre traumatizzata da questa storia che l’ha toccata in prima persona.
Il processo è in corso e nonostante Madè lavori come chirurgo a Monaco di Baviera, non perde un’udienza per onorare la memoria dei genitori.
La 32enne ha riferito di soffrire di terribili incubi in cui il fratello vuole uccidere anche lei.
La sua sofferenza è continua e anche durante le mille attività quotidiane, Madè ripensa al giorno dell’omicidio, in cui poco prima aveva sentito la madre telefonicamente.
La donna stava rientrando a casa e nessuno poteva sapere che quella telefonata di pochi minuti con la figlia sarebbero state le sue ultime parole.
Dal giorno dopo l’omicidio, Madè ha incominciato a insospettirsi poiché nessuno dei genitori rispondeva ai suoi messaggi e alle telefonate. Così chiamò Benno e le disse di non essere in casa.
“mi accorsi subito che stava mentendo, lo conosco bene e il tono di voce era quello di chi cerca di mascherare qualcosa”.
Da quel momento l’ha riempita di bugie, infatti ha sempre negato l’omicidio ma quando i cadaveri sono stati ritrovati nelle acque dell’Adige, sentitosi alle strette ha confessato.
Ora i rapporti co la sorella sono definitivamente chiusi e lui non gli ha mai scritto da quanto è in carcere, tuttavia Madè riferisce di avere anche bei ricordi legati al fratello e con gli occhi lucidi racconta
“da piccoli ci piaceva giocare insieme, era ambizioso e molto tenace. io volevo fare sempre quello che faceva lui e così pescavamo insieme, facevamo i compiti insieme e molto altro. non ho brutti ricordi della mia infanzia con lui, di cui custodisco gelosamente le foto”.
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