L’unica nota positiva dell’ennesima serataccia europea della Juventus arriva da Federico Chiesa, l’esterno azzurro è tornato in campo dopo quasi 300 giorni di assenza, sorride anche Roberto Mancini che ritrova cosi uno dei trascinatori della cavalcata azzurra fi Wembley.
La Juventus ha chiuso il suo cammino in Champions League con appena 3 punti, frutto di una vittoria e addirittura di 5 sconfitte tra cui quella di ieri sera contro il Paris Saint Germain.
L’unica nota positiva della serata arriva da Federico Chiesa, il talento italiano è subentrato a Miretti al 75esimo e lo Stadium lo ha accolto con un boato impressionante.
Il numero 7 è il giocatore forse più importante della rosa bianconera e nel 2023 sarò il protagonista della rincorsa di Allegri verso le zone alte della classifica.
Sorride ovviamente anche Roberto Mancini che aspettava il pieno recupero del figlio d’arte per affidargli le chiavi dell’attacco azzurro a partire dalla prossima stagione.
Ora la Juventus affronterà l’Europa League, torneo che deve assolutamente diventare una priorità per una squadra che con i recuperi anche di Pogba e Di Maria sembra, almeno sulla carta, nettamente superiore alle avversarie.
Si era fermato il 9 gennaio all’Olimpico Federico Chiesa e gli esami strumentali avevano riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
L‘esterno numero 7 (allora numero 22) era stato operato il 23 gennaio e dopo un lungo periodo di riabilitazione ieri è finalmente tornato in campo.
Sia Max Allegri che i tifosi bianconeri si aspettavano di vederlo in campo all’inizio di questa stagione ma i medici hanno voluto tardare il ritorno in campo per evitare possibili ricadute.
Il tecnico livornese spesso in questo avvio di stagione si è appellato ai tanti infortuni per giustificare un rendimento disastroso della squadra.
Inutile creare alibi, la stagione bianconera è e rimane fin qui altamente deludente ma l’assenza di un giocatore come Chiesa ha sicuramente avuto un peso specifico importante sui risultati bianconeri.
Nel suo primo anno e mezzo a Torino infatti il classe ’97 ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale ed in grado spesso di risolvere da solo le partite.
Il passato è ormai alle spalle e Federico Chiesa è ufficialmente tornato a disposizione, ora vedremo se Allegri gli concederà qualche altro minuto nel derby d’Italia in programma domenica sera contro l‘Inter.
L’ingresso in campo del numero 7 è stato come al solito positivo, il talento di Genova ha spesso puntato l’uomo dimostrando fin da subito tantissima voglia di mettersi in mostra, e quella fame che gli ha permesso di diventare uno degli esterni offensivi più apprezzati sul panorama europeo.
Per cercare di compattare la squadra dopo un inizio di stagione da film dell’orrore Max Allegri ha deciso di abbandonare il 4-3-3 per tornare al già collaudato 3-5-2, scelta che per il momento sta dando i frutti sperati: la Juventus in campionato ha infatti centrato 3 vittorie consecutive.
Con il ritorno in campo di Chiesa ed il possibile recupero di Di Maria i bianconeri torneranno con ogni probabilità al modulo iniziale, quello in base al quale era stata costruita questa rosa.
Adattare infatti il classe ’97 al ruolo di esterno tutta fascia sarebbe controproducente per il giocatore che andrebbe a sprecare tante energie fisiche rischiando poi di perdere lucidità in zona offensiva.
Allegri aspetta Pogba, ma per il momento lui e i tifosi bianconeri si godono il ritorno del nuovo numero 7, colui che ora deve cambiare la stagione della Juventus.
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