In un futuro nemmeno troppo distante l’uomo potrebbe essere in grado di produrre benzina e gas naturale dalle piante artificiali, il tutto senza aumentare l’effetto serra nell’atmosfera. Un decisivo passo avanti in questa direzione lo si deve all’Università di Berkeley, sulla base di un’invenzione di un docente di chimica di origine cinese, Peidong Yang, il quale ha messo a punto un sistema ibrido, che mette insieme biologico ed inorganico, per ottenere butanolo, un componente della benzina.
I ricercatori hanno raffinato l’intuizione del professor Yang, dando vita ad una foglia artificiale in grado di produrre metano, componente principale del gas naturale, utilizzando un sistema con nanofili di semiconduttori e batteri. Entrambe le ricerche rientrano nel filone della fotosintesi sintetica, un processo del tutto analogo a quanto accade naturalmente nelle piante, che trasformano la luce solare, l’anidride carbonica e l’acqua in zuccheri: la differenza è che in questo caso parliamo di combustibli liquidi, oltretutto accumulabili per mesi e anni, quindi distribuibili attraverso le infrastrutture energetiche già esistenti.
Il futuro che si prospetta è quello di un’autosufficienza energetica che non genera inquinamento, un sogno che se divenisse realtà potrebbe davvero illuminare l’attuale, fosco orizzonte che si prospetta alle nuove generazioni. Ma quanto siamo davvero vicini ad una soluzione del genere? ‘Siamo bravi a generare elettroni dalla luce in modo efficiente, ma in passato la sintesi chimica ha sempre limitato i nostri sistemi. Uno degli scopi di questo esperimento è quello di mostrare che possiamo integrare i catalizzatori batterici con la tecnologia dei semiconduttori. Ciò consente di comprendere e ottimizzare un sistema di fotosintesi veramente sintetico‘, ha dichiarato Peidong Yang ai media. Non siamo ancora giunti davvero a quanto psospettato, ma dopo queste sperimentazioni il progetto di un’energia pulita dalle piante artificiali non appare più così utopistico.