L’esposizione dei prezzi della benzina doveva servire a ridurli o a mantenerli sotto controllo, invece le tariffe continuano a crescere.
È quanto sottolinea lo stesso presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona. L’esposizione dei cartelli che informano il costo medio della benzina si è rivelato un vero e proprio flop. Il primo agosto è il primo giorno di entrata in vigore dell’obbligo di esposizione dei prezzi della benzina ed il costo medio della benzina sulla rete autostradale in modalità self era di 1,984 euro. Il prezzo è salito raggiungendo i 2 euro dopo quattro giorni. Dal primo al 5 di agosto il prezzo della benzina ha subito un rincaro di 1,6 centesimi al litro. Per non parlare del gasolio, il cui prezzo ha subito un rincaro peggiore. Il prezzo del gasolio in modalità self sulla rete autostradale ha subito un rincaro da 1,854 al litro all’1,886 al litro. L’aumento è stato pari ad oltre 3 centesimi al litro.
A pochi giorni dall’obbligo di esporre i prezzi della benzina presso i distributori, si è assistito ad un aumento della tariffa. Secondo le elaborazioni effettuate dall’Unione nazionale consumatori sui dati medi del Mimit, la regione maggiormente interessata dall’aumento del prezzo della benzina è il Lazio. In appena quattro giorni dal via all’obbligo di esposizione dei prezzi presso i distributori si è assistito ad un incremento della quotazione della benzina self di 1,9 centesimi al litro.
Fanno seguito altre regioni, tra cui: Molise, Umbria, Marche, Friuli-Venezia Giulia con un incremento di 1,8 centesimi al litro. Se si osservano le quotazioni del gasolio la peggiore regione è il Molise, il cui prezzo ha subito un aumento di 4,5 centesimi al litro. Segue l’Umbria, Puglia e Lazio. Queste ultime due regioni hanno subito un incremento di 4,1 centesimi al litro.
Nel bel mezzo delle ferie estive l’aumento della quotazione del petrolio traina l’incremento alla pompa di benzina. Nonostante il caro carburanti, il governo al momento esclude il taglio delle accise. I vacanzieri che si sono messi in viaggio o si sposteranno in auto nei prossimi giorni dovranno fare i conti con un netto aumento dei prezzi della benzina e del gasolio. Nonostante l’obbligo di esposizione dei prezzi presso i distributori, le quotazioni non si arrestano ma continuano a crescere.
I rialzi dei prezzi del gasolio e della benzina si fanno sentire non solo tra gli automobilisti, ma anche in altri settori: il comparto dei voli aerei. Rispetto all’estate 2022 gli italiani hanno speso oltre il 50% in più per viaggiare in aereo. A trainare l’aumento delle tariffe dei voli aerei sono soprattutto i voli internazionali. Aumentano a doppia cifra anche le tariffe sui voli continentali e nazionali.
Oltre al caro benzina, ad impattare sul portafoglio degli italiani c’è anche l’aumento della rata dei mutui, che risente dell’incremento dei tassi d’interesse. anche i prezzi dei soggiorni in hotel hanno subito un aumento oltre i livelli pre-pandemici.
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