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Beppe Grillo si scaglia contro la Rai, ma Carlo Freccero risponde alle accuse proponendogli uno show in prima serata. L’idea è di riunire il leader del Movimento 5 stelle insieme ai grandi assenti dalla TV Fiorello, Adriano Celentano e Roberto Benigni: l’eventuale show avrebbe già un nome (A volte ritornano) e per il politico pentastellato rappresenta sia una proposta da valutare, sia un paradosso; visto che ieri lo stesso Beppe Grillo ha dato il via sul suo blog alla campagna #IoSpengoLaRai. La risposta del consigliere di amministrazione Rai Carlo Freccero non si è fatta però attendere e così lo scenario si è ribaltato: ora la possibilità è che Grillo da primo oppositore del Servizio pubblico possa diventare un volto di punta delle reti Rai.
Come noto, infatti, dal 25 gennaio 2016 Beppe Grillo ha lanciato la campagna social #IoSpegnoLaRai, accusando la TV pubblica di essere fascista e l’informazione Rai di oscurare notizie relative a rapporti tra alcuni sindaci PD e organizzazioni criminali. La sintesi di Grillo è tutta in questo affondo, non certo passato inosservato agli alti piani di Viale Mazzini: ‘La Rai – scrive Grillo sul suo blog – è diventata una televisione fascista che censura su tutti i tg le notizie scomode per il Governo che ne ha nominato i vertici come in Polonia’.
Quindi la critica alle nuove norme relative al pagamento del canone Rai in bolletta: ‘Se la paghi il PD con i suoi rimborsi elettorali – dice Grillo a proposito della RAI -. Possono costringersci a pagarla infilandola in bolletta ma non possono costringerci a guardarla’. Così fa sapere il comico, sceso in politica qualche anno fa.
E’ però arrivata l’insolita risposta della Rai, da parte del consigliere Carlo Freccero, che oggi ha lanciato il guanto di sfida al politico, di fatto invitandolo a tenere uno show in prima serata sulla prima rete della Rai.
Il quadro della situazione è stato spiegato da Freccero: ‘Grillo – fa sapere l’ex direttore di Rai 2 – era un comico e ha fondato un partito, Benigni era un giullare ed è diventato un teologo-costituzionalista, Celentano si è trasformato in profeta, Fiorello era uno showman che adesso ha il terrore dell’audience’. Del resto Freccero pare aver pensato proprio a tutto: ‘Garantisco che faremmo il 35% (di share ndr), con solo tre interruzioni pubblicitarie’. Così fa sapere in un’intervista rilasciata al CorSera.
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