Poco prima della visita a Bologna in occasione delle Elezioni Europee 2014, Beppe Grillo espelle Andrea Defranceschi postando sul suo blog un messaggio nel quale diffida il consigliere regionale dall’usare il simbolo del Movimento 5 Stelle. Cosa ha fatto infuriare il capo dei grillini? Tutto ruota intorno alla richiesta di risarcimento fatta dalla Corte dei Conti ai gruppi consiliari in Regione Emilia Romagna, relative a spese effettuate indebitamente durante l’anno 2013.
Ai 5 Stelle dell’Emilia Romagna, cioè ad Andrea Defranceschi, la Corte dei Conti chiede di restituire quasi 22mila euro.
Il messaggio di Grillo inizia così, riassumendo le cifre contestate dall’organo costituzionale: “La Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna chiede a tutti i partiti della Regione di restituire 150mila e 876 euro di spese effettuate nel 2013, considerate irregolari dai giudici contabili. Si tratta in particolare di costi per il personale, consulenze e cancelleria. Il gruppo consiliare con la cifra maggiore è il Pd, a cui vengono contestati poco meno di 85mila euro. Poi il Movimento 5 Stelle, con 22mila, l’allora Pdl con più di 20mila euro e l’Idv con 10mila. E infine si va dai 5mila euro della Federazione della sinistra a Sel, ultima con soli 645 euro“.
“A seguito di questa richiesta formale della Corte dei Conti il consigliere regionale Defranceschi è sospeso dal M5S e diffidato a utilizzarne il simbolo. Il M5S ha grande rispetto della Corte dei Conti e se si viene sanzionato si chiede scusa e ci si autosospende“, conclude Beppe Grillo.
“Se ha veramente speso quei soldi, li dovrebbe restituire lui di persona, fino all’ultimo centesimo“. Un altro esponente del M5S, fedelissimo di Grillo, Alessandro Di Battista, ribadisce la posizione del suo leader: “Noi sbattiamo fuori il consigliere regionale Defranceschi e lo diffidiamo dall’uso del simbolo. Chi sta nelle istituzioni non solo deve essere puro ma deve apparire come tale. Defranceschi potrà dimostrare che la Corte dei Conti ha preso un abbaglio ma noi ci fidiamo più di un organo costituzionale che di un consigliere regionale“.
Dopo la cacciata di Andrea Defranceschi risulta di fatto azzerato il gruppo consiliare M5S in Regione Emilia-Romagna.
L’altro consigliere eletto dal 2010, Giovanni Favia, fu espulso per divergenze politiche con Grillo, espresse durante un fuorionda a Piazza Pulita.
E’ lui che commenta amaramente: “Il Movimento in Emilia-Romagna non si colloca più nella cronaca politica ma nella saga epica. Il capò ha espulso anche Andrea che, come Pizzarotti era nella lista nera da tempo. Con la solita infamia si è aggrappato alla prima scusa trovata“.
Nel pomeriggio Beppe Grillo è atteso nel tardo pomeriggio in piazza Maggiore a Bologna, per la tappa del suo tour elettorale.
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