Bere bevande energetiche aumenta il rischio di ictus

Assumere troppi energy drink può essere molto rischioso per la salute. Le bevande energetiche, infatti, sono state associate a una maggiore probabilità di essere colpiti da ictus. Non solo. Stanno infatti aumentando le persone che soffrono di battito cardiaco irregolare dopo aver bevuto energy drink. Gli esperti allora mettono in guardia i consumatori dal rischio di bere troppe bevande energetiche nell’arco della giornata.

I pericoli di assumere troppa caffeina

La maggior parte delle bevande energetiche sono composte da grandi quantità di caffeina. Assumerne troppe durante la giornata può quindi essere rischioso per il cuore. Soprattutto se si bevono contestualmente anche le solite tazzine di caffè a cui si è abituati. E magari si è anche geneticamente predisposti a essere più suscettibili agli effetti della caffeina sul cuore.

Basta una sola bevanda energetica per innescare l’aritmia, un ritmo cardiaco anormale che aumenta il rischio di ictus fino a cinque volte. Lo rivela una nuova ricerca dell’Università del Texas in cui si sostiene che basta una sola bevanda energetica per causare problemi cardiaci a causa della restrizione dei vasi sanguigni.

L’allarme arriva dagli esperti britannici che hanno snocciolato numeri preoccupanti a proposito della dipendenza da bevande energetiche che sta alimentando un aumento delle diagnosi di aritmie irregolari. E l’aritmia è considerata uno dei più grandi killer in Gran Bretagna. Circa il 20% della popolazione è sensibile alla caffeina e anche le quattro o cinque tazze di caffè al giorno consigliate sono troppo per loro, dicono gli esperti.

Inoltre altre ricerche hanno evidenziato che le bevande energetiche possono scatenare effetti collaterali fastidiosi come mal di testa e convulsioni, nonché battito cardiaco accelerato.

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I giovani sono più a rischio

Secondo la British Heart Foundation (BHF), il numero di persone con diagnosi di fibrillazione atriale (FA), la causa più comune di battito cardiaco irregolare, è salito di quasi il 5% in un anno. Nel 2017/18 sono state diagnosticate 1.324.067 persone, circa 60.000 in più rispetto all’anno precedente. Almeno mezzo milione di persone essere preda del “killer silenzioso” ma non essere a conoscenza dei pericoli.

I giovani sono più a rischio dato che sono loro a consumare in maggior numero bevande energetiche. Gli scienziati guidati dal dott. John Higgins dell’Università del Texas a Houston hanno dichiarato: “Poiché le bevande energetiche stanno diventando sempre più popolari, è importante studiare gli effetti su coloro che le bevono frequentemente e determinare meglio quali, se del caso, è un modello di consumo sicuro”.

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Il problema, infatti, non è dato solo dalla presenza massiccia di caffeina, ma dalla sua relazione con taurina, zucchero e altri ingredienti a base di erbe che compongono questi energy drink, che a lungo andare danneggiano il rivestimento delle arterie e delle vene. In più i rischi aumentano se si usano gli energy drink in associazione con alcol o durante l’attività fisica.

Trudie Lobban, fondatrice e amministratore delegato di The Arrhythmia Alliance, ha dichiarato al Mail: “Non devi necessariamente avere un cuore difettoso per soffrire di aritmia – gli stimolanti contenenti caffeina possono scatenarla. Occorre stare attenti”.

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