Stanchi dei soliti liquori? E soprattutto stanchi della solita sbornia del sabato sera, con tutti i relativi postumi della domenica mattina? Dovreste organizzare un viaggio in Corea, allora. Sì, proprio nella Corea del Nord, dove, fra mille altre cose bizzarre, è vietato attraversare il paese con il cellulare, ma è permesso l’uso degli spinelli e il salario medio si aggira intorno ai 2,50 euro al mese. Sarà che al dittatore Kim Jong-un l’alcol non serve per prendere pessime decisioni?
Alcuni scienziati del posto, infatti, avrebbero creato un liquore di ultima generazione, a base completamente naturale che vi salverà dai postumi domenicali (ma anche dalla sbornia del week end).
Il liquore ha vinto la “Koryo”, la premiazione più ambita, nonché ha ottenuto l’approvazione del dittatore Kim Jong-un (il che non è poco).
Il liquore che è a base di ginseng e riso biologico, sembra essere molto apprezzato anche dagli esperti in quanto avrebbe un sapore soave e delicato e, appunto, non causerebbe nessuna sbornia.
A diffondere la notizia della sensazionale scoperta è stata la stampa locale, che ha sottolineato l’importanza del ginseng e dell’amido di riso, quasi caramellato con il glucosio.
Sembra infatti impossibile riprodurre l’effetto e il delicato sapore del distillato con altre spezie.
Non solo dolcezza per questa bevanda, però. Il “bruciacchiato riso glutinoso” infatti, sembra contenere amminoacidi essenziali, vitamine e sostanze inorganiche tali da favorire l’eliminazione dei grassi corporei. (Utile quindi a ridosso della prova costume).
Non è la prima volta che la Corea vanta i benefici (quasi miracolosi) del Ginseng, affermando che si possa utilizzare anche nella cura dell’AIDS e della SARS, ma è il liquore miracoloso a superare ogni aspettativa.
In poco tempo infatti, non solo ha ottenuto l’approvazione di Kim Jon-Ung, ma anche una serie di riconoscimenti nel settore alimentare e delle bevande della Corea del Nord (tra cui un posto di tutto rispetto alla mostra nazionale dei liquori, ottenendo la medaglia per la qualità).
I miracolosi intrugli coreani
E’ di poco tempo fa la notizia annunciata con orgoglio dal dittatore che comunicava la scoperta (e la messa in circolazione) di un farmaco quasi miracoloso per la cura di diverse forme di cancro, dell’Ebola, della Mers e anche dell’Aids.
Non si conoscono dettagli relativi alla sua composizione (che rimane segreta). Ed è naturale pensare che si tratti dell’ennesima bufala propagandistica di un regime che ci ha abituato ad iperboli di ogni tipo. E’ noto, invece, il nome: si chiama Kumdang-2 e prevede somministrazioni attraverso iniezioni.
Il farmaco, testato in Africa su alcuni soggetti che hanno contratto il virus HIV, sembra riesca a curare (e prevenire) “diverse patologie”, come spiega orgogliosamente il dottor Jon Sung Hun, uno dei padri fondatori del progetto.
Ma di miracoloso, in realtà, sembra avere ben poco perché i virus come l’Ebola, la Sars o la Mers – spiega il medico – sono tutti collegati al sistema immunitario e (tutti) possono essere trattati e sconfitti con la somministrazione di un valido immuno-attivatore. Il Kumdang, appunto.
Sarà…