Ieri a Berlino si è tenuta una grande manifestazione in segno di solidarietà nei confronti delle donne iraniane. In migliaia sono scesi in piazza per la libertà delle donne e contro le leggi morali.
Le proteste sono esplose dopo la morte della 22enne iraniana Mahsa Amini, scomparsa mentre si trovava sotto custodia della polizia. Le forze dell’ordine fanno rispettate le leggi morali ovvero quelle di comportamento come ad esempio il velo. Proprio per questo la giovane ha perso la vita e dopo di lei molte altri giovani donne che hanno deciso di provare a cambiare il duro regime islamico del paese. La voce dell’Iran è stata ascoltata da tutto il pianeta e i segni di solidarietà sono arrivati copiosi.
Berlino ha dato un chiaro segno di appoggio alle donne iraniane e si è schierata con la libertà delle donne. Dopo la morte di Amini le proteste in Iran si sono moltiplicate in ogni città ma la repressione è davvero dura e ha peggiorato la situazione.
Altre giovani donne sono morte come Mahsa perché protestavano per il diritto di essere libere e contro le leggi religiose e la polizia morale. Man mano che sono stati diffusi i video si sono moltiplicate le critiche da parte delle autorità mondiali ma anche delle associazioni della difesa dei diritti.
Violenza disumana e repressione impietosa caratterizzano le proteste quotidiane che vanno avanti dal 16 settembre.
Le proteste in Iran hanno acceso il focus sulle leggi morali ma soprattutto sulla polizia religiosa che è autorizzata a usare violenza e metodi decisamente crudeli come punizione per chi trasgredisce.
Il governo e i capi islamici sono d’accordo con il far rispettare il decoro e la questione velo ha ormai causato troppo dolore. Tutto il mondo si è unito al grido di libertà dell’Iran perché ora non sono soltanto le donne a volere un cambiamento ma anche gli uomini.
In Iran si lotta per avere un futuro e possibilità per i giovani che se riescono fuggono e non viene più tollerata violenza gratuita. Il Messico ma anche l’Italia, la Francia e l’Inghilterra hanno organizzato manifestazioni in ricordo di Masha e per far sentire la vicinanza all’Iran.
Ma ieri 22 ottobre Berlino si è davvero superata e sono accorse migliaia di persone che hanno voluto esserci e dare un segnale. I manifestanti hanno raggiunto il centro in migliaia e le scritte gridavano il diritto alla libertà e esigono tutela e interventi per le donne iraniane.
Molti attori e personaggi noti di tutto il mondo si sono tagliati una ciocca in diretta per protesta contro le leggi morali e in ricordo di Amini. Molti esponenti dello sport hanno portato ancora più luce sulla questione durante gli eventi sportivi. L’ultima stata Elnaz Rekabi la scalatrice di Teheran che ha gareggiato senza hijab poi affermando che è stato un gesto non intenzionale. Dopo Seul la sua vita è cambiata però e ora si trova gli arresti domiciliari.
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