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Riecheggia ora nell’aria l’ultimo tweet di Fabrizia Di Lorenzo, la giovane 31enne scomparsa nell’attentato di Berlino del 18 dicembre. Lei che era stata costretta a trasferirsi nella capitale tedesca, per via della forte crisi che aveva colpito la sua terra, nonostante avesse competenze da vendere, aveva scritto in riferimento all’esito del referendum costituzionale: ‘Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri!’ @matteorenzi peccato presidente!’, corredando il tweet di una celebre scena del film La meglio gioventù.
https://t.co/6jx925LZMH "invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri!" @matteorenzi peccato presidente!
— Fräulein F (@Bizia) 5 dicembre 2016
Per esprimere il suo stato d’animo, Fabrizia aveva scelto la parte del film in cui un professore (interpretato da Mario Schiano) invita in maniera decisa il protagonista (Luigi Lo Cascio) a lasciare l’Italia: ‘Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese’. In altre parole, la storia della sua vita.
Un amaro destino, quello di Fabrizia di Lorenzo, che si scontra faccia a faccia con una vicenda che tanto sta facendo discutere in questi ultimi giorni. Nel corso di un incontro con la stampa a Fano, il ministro del Lavoro nel governo Gentiloni, Giuliano Poletti, mentre si stava prodigando a difendere i risultati ottenuti dal Jobs Act, ha risposto così ai tanti che si dolgono della fuga dei cervelli: ‘Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averla più fra i piedi’.
Una frase detta forse con leggerezza, che oggi più che mai, ha invece tutto il peso di un macigno sul cuore.