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Berlusconi 30 anni di Milan: tra successi, gioie e dolori

30 anni fa, la sera del 10 febbraio del 1986, Paolo Berlusconi chiudeva l’affare per rilevare il 52% del A.C Milan mentre Sìlvio, che diventò ufficialmente presidente solo qualche settimana dopo, era a chiudere un contratto in Francia, a Parigi. Sono passati 30 anni tra gioie, tante, dolori, più di uno, e tanti soldi investiti.

Tanti investimenti per amore del Milan

Secondo gli ultimi dati a disposizione in 30 anni di Berlusconi la Fininvest ha investito partendo dal bilancio dell’anno ’85/’86 fino all’ultimo bilancio approvato ossia quello del 2014, più di 700 milioni di euro. Questi investimenti hanno portato alla conquista di molti trofei, 28 titoli (13 internazionali e 15 nazionali) ma fronte di le perdite sono state comunque sostanziose, 690 milioni di euro.

Berlusconi ha speso tanto, ha vinto tanto e ha anche cambiato tanto. Certo, non in maniera esagerata e maniacale, come capita a qualche presidente di Serie A. In 30 anni di presidenza, il Milan ha cambiato 12 allenatori. Alcuni molto vincenti ed amati, altri mai sopportati né dalla società né dai tifosi.

Gli allenatori, tra passioni e rimpianti

Tra gli allenatori amati ci sono Arrigo Sacchi, la scommessa di Silvio, Fabio Capello e Carlo Ancelotti mentre tra chi è stato sempre poco digerito dal presidente possiamo inserire Liedholm, Terim e Allegri. I rimpianti più grandi sono stati sicuramente Zaccheroni e Leonardo. L’amore tra il presidente e gli allenatori ha sempre dati vita a stagioni indimenticabili e, viceversa, se non scoccava la scintilla il Milan non riusciva a splendere.

I tanti campionissimi

Tra i grandi campioni che hanno indossato la maglia rossonera sotto la guida di Berlusconi possiamo citare gli italiani Maldini, Baresi, Inzaghi, Pirlo e Donadoni, solo per ricordarne alcuni. Mentre tra gli stranieri abbiamo potuto essere testimoni dello spettacolo olandese con Van Basten, Gullit e Rijkard e degli indimenticabili gesti atletici di Savicevic, Weah, Shevchenko, Boban, Rui Costa, Kakà e Ibrahimovic. Nomi che fanno venire ancora oggi la pelle d’oca.

I tanti successi

Uno dei presidenti più vincenti italiani che ha riempito la bacheca rossonera con 13 coppe internazionali 2 Coppe Intercontinentali (1989 e 1990); 1 Coppa del Mondo Fifa per Club (2007); 5 Coppe dei Campioni/Champions League(1989, 1990, 1994, 2003, 2007); 5 Supercoppe Europee (1989, 1990, 1995, 2003, 2007) e 15 trofei italiani 8 Scudetti (1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2004, 2011); 1 Coppa Italia (2003); 6 Supercoppe di Lega (1989, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011).

Berlusconi e le frasi storiche

Un presidente tifoso com’è sempre stato Silvio Berlusconi ha lasciato in 30 anni un segno indelebile che difficilmente un giorno sarà colmabile. Gli arrivi in elicottero a Milanello le tante interviste (Berlusconi non si è mai negato ai microfoni anche nei momenti più brutti) le battute, le espressioni, il duetto storico con Galliani sugli spalti del Meazza. Un fotogramma da favola che per gli appassionati rossoneri potrebbe tranquillamente convogliare in un film da immortalare come cult eterno.
Tra le tante frasi storiche di Silvio Berlusconi ci piace citarne tra alcune delle più frizzanti e inossidabili.

Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano. (4 febbraio 1986)

Tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro. (27 luglio 1988)

Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore. (7 aprile 1994)

Ho insegnato al Milan come si gioca al calcio. (23/3/2001)

Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni, detto le regole e compero i giocatori. Sembra che io non esista. (durante la stagione 2004-2005)

L’addio di Shevchenko? Non è stato voluto da noi né è stato causato dalla volontà del giocatore: lui ha dovuto subire i desideri della moglie. E si sa che spesso le mogli sono dei kapò a cui non si può dire di no. (14/12/2006).

Balotelli? Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri. Io ho avuto modo di dare un giudizio sulla persona Balotelli, non accetterai mai che facesse parte dello spogliatoio del Milan (7/1/2013)

Fabio Fagnani

Fabio Fagnani è stata un collaboratore di Nanopress dal 2015 al 2016, occupandosi principalmente di sport e calcio,

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