Guido Bertolaso, medico ed ex capo della Protezione Civile, è oggi consulente delle regioni Lombardia e Umbria per l’emergenza Covid. Intervenuto oggi su Radio 105, ha spiegato com’è la situazione nella Regione del Centro Italia, quali sono le previsioni sulla pandemia e non ha risparmiato una stoccata all’attuale presidente della Protezione Civile Domenico Arcuri.
Grazie agli ospedali da campo montati sia a Perugia che a Terni da esercito e Croce Rossa, ha detto Bertolaso, la situazione è sotto controllo e si riescono a gestire tutti i malati. La prospettiva è che l’Umbria, avendo 30-35 posti in terapia intensiva, possa continuare a resistere senza rischiare di sovraccaricare gli ospedali e il personale medico. Ma la sua visione sul paese e sul futuro della pandemia non è propriamente positivo.
“Ieri abbiamo fatto una riunione a Perugia su quella che sarà la terza ondata. Se qualcuno pensa che a Natale saremo tutti liberi dal Covid-19, sbaglia. Dovremo essere pronti a una terza ondata per febbraio e marzo“: Bertolaso mette in guardia tutti coloro che si aspettano un Natale normale. Già in passato aveva criticato i comportamenti dei cittadini come delle istituzioni che in estate avevano sottovalutato il virus ammorbidendo norme e comportamenti. Infatti, l’ex capo della Protezione civile rincara la dose e annuncia già che in primavera, a un anno esatto dalla prima, toccherà alla terza ondata di Covid. Una prospettiva che vedrà tutto il mondo anche nel 2021 in prima fila nella lotta al virus.
Guido Bertolaso ha colto l’occasione anche per parlare del vaccino e dell’attuale capo della Protezione Civile, non esattamente con parole lusinghiere: “Arcuri ha fatto talmente tante pessime figure nei mesi passati che questo sarà il momento del suo grande riscatto, quindi non posso credere che la distribuzione del vaccino contro il Covid non funzioni. La distribuzione del vaccino contro il Covid funzionerà anche perché sono già state coinvolte le Regioni e Arcuri si è già mosso“. Sull’arrivo del vaccino, Bertolaso ha aggiunto che non arriverà prima di fine febbraio, quindi si auspica che chi di dovere abbia modo in questi tre mesi di organizzarsi adeguatamente tra frigoriferi per la conservazione, personale medico e rete logistica distributiva.
Altra critica il consulente dell’Umbria la muove nei confronti della mancata somministrazione del vaccino antinfluenzale: quest’anno, che servirebbe particolarmente, solo il 50% delle persone che dovrebbero farlo è stata vaccinata, aggiungendo un problema al problema.
“Siamo un paese a macchia di leopardo. Abbiamo delle eccellenze spettacolari e poi delle realtà tipo la Calabria“. Secondo Bertolaso, Cotticelli era stato nominato dal Governo e non eletto, e quando è scoppiata la pandemia nessuno l’ha interrogato sulla situazione della sanità nella Regione. Nessuno aveva mai verificato la sua attività, tanto da dover intervenire una trasmissione televisiva d’inchiesta. La spiegazione che si dà l’esperto è “che il problema fondamentale della sanità nel nostro Paese stia nel fatto che chi sta sopra i tecnici sanitari dovrebbe monitorare, supportare, ma evidentemente, invece, pensa ad altro“.
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