Annunciati prima dell’incontro dalle minacce via web tra le due tifoserie, si sono puntualmente verificati scontri prima del match di Champions League tra Besiktas e Napoli, a Istanbul. Quelli più violenti sono avvenuti in metropolitana, dove un fan partenopeo è stato accoltellato. Stava aspettando il convoglio quando è arrivato il fendente a un gluteo: non è grave. Dopo l’aggressione, si è scatenato il parapiglia, e i tifosi del Napoli hanno cercato di allontanarsi velocemente attraverso le scale mobili della metropolitana.
Le foto del ferito del Napoli sono finite sui social turchi, dove non sono mancati gli insulti. Alla fine, però, il giorno dopo gli incidenti assumono rilevanza soprattutto sui media italiani. Quelli locali ignorano ciò che è successo, preoccupati più che altro dell’allarme sicurezza, diventato pressante dopo il tentato golpe e le stragi terroristiche dell’estate scorsa. Lo stadio è ben difeso proprio per questo motivo: c’è un agente di sicurezza armato a ogni angolo. E poliziotti in assetto anti-sommossa pronti a intervenire, subito alle spalle.
Forse bisognava pensare di ‘coprire’ anche gli altri luoghi della metropoli turca. Non solo le vicinanze dello stadio. Qualche critica, in realtà, arriva dai tifosi del Napoli per le perquisizioni eseguite in aeroporto (scarpe e maglioni fatti togliere dai poliziotti). Il prezzo della sicurezza che, però, ha evidenziato falle.
Alla vigilia, come detto, c’erano state minacce sul web. I media turchi avevano pompato fin troppo la partita, parlando di rischio gemellaggio tra la tifoseria italiana e quelle rivali del Besiktas. Non è successo niente di tutto ciò, ma di sicuro l’allarme turco ha peggiorato la situazione, esacerbando gli animi tra i fan del Besiktas, che allo stadio hanno accolto i napoletani inneggiando alla Juve e prendendo in giro la Società partenopea per la cessione di Gonzalo Higuain proprio ai bianconeri.