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In Italia bestemmiare è illegale oppure no? Si commette reato a ‘lanciare’ una bestemmia? Cosa dice la legge italiana? Prima di tutto occorre dire che in Italia chi bestemmia può essere punito perché trasgredisce una legge dello Stato, ma non si tratta di un reato penale, quindi non può essere messo in carcere, ma solo multato. Facciamo chiarezza e vediamo di seguito i dettagli.
La bestemmia in Italia è regolata da una legge specifica – oltre che essere considerata socialmente turpiloquio – ma se fino al 30 dicembre 1999, era punita penalmente con il carcere, dopo tale data è entrato in vigore il decreto legge numero 55/1999 che, con l’articolo 57, ha depenalizzato tale fattispecie.
Bestemmiare in pubblico non rappresenta più, in Italia, un comportamento penalmente rilevante, anche se amministrativamente è un comportamento che viene punito. Come? Con una multa.
Ciò è previsto dall’articolo 724 del codice penale, secondo cui chiunque utilizza invettive o parole oltraggiose contro la divinità in pubblico soggiace alla sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 51 e 309 euro. Il dato essenziale per essere multati è che la bestemmia (non importa verso quale divinità sia indirizzata) sia pronunciata in pubblico. Questo può avvenire anche nella propria auto, e la sanzione può scattare se c’è qualcuno che sente pronunciare la bestemmia.
Il dato interessante è che dall’ordinamento è scomparso il riferimento a Simboli o Persone venerate, rimanendo solo quello alla Divinità. Quindi se si bestemmiano in pubblico i santi o la Madonna, non si incorre nel reato di bestemmia poiché ad essere punita è solo l’offesa alla divinità in quanto tale.
Ovviamente tale regole sono applicabili anche nella vita virtuale, ossia anche la bestemmia scritta tramite social network viene punita in quanto il web è considerato ”luogo pubblico”.