Inizierà a maggio il tour mondiale. Tra le tappe anche l’Europa ma l’Italia non c’è. L’ultima volta “italiana” era stata nel 2016 a San Siro con un tutto esaurito da circa 55mila spettatori.
La tournée era stata anticipata ma oggi sono stati svelati i dettagli. Ancora non è noto quanto costeranno i biglietti di quello che alcuni critici musicali non hanno esitato a definire come il miglior album della cantante.
La popstar americana Beyoncé ha annunciato il tour mondiale intitolato Renaissance, dal titolo del suo ultimo album. Si tratta della prima tournée della cantante in sette anni. Prenderà il via il 10 maggio alla Friends Arena di Stoccolma, per poi terminare il 27 settembre al Caesars Superdome di New Orleans. Tra tutte le tappe europee, però, non ce ne è nessuna in Italia.
Per il momento sono 41 quelle annunciate, per un totale di 52 eventi musicali, come si evince dal programma pubblicato sul sito del tour. Beyoncé si esibirà a Bruxelles, a Londra e poi in altre città del Regno Unito, Parigi e Marsiglia, Barcellona, Amburgo e altre in Germania, Amsterdam, Varsavia e poi varie date tra Canada e Stati Uniti. I biglietti per le prime date saranno messi in vendita da domani e poi gradualmente da metà febbraio in poi. Non è ancora chiaro il loro costo.
L’ultimo tour della cantante era stato nel 2016, con il Formation World Tour in occasione del sesto album intitolato Lemonade. Anche in questa circostanza Beyoncé aveva scelto di dedicare al Bel Paese solamente pochissimo spazio, con una unica tappa allo stadio milanese di San Siro. Appuntamento che i fan italiani hanno gradito, facendo registrare un sold out per circa 55mila spettatori.
Il nuovo tour, come detto, sarà incentrato sull’ultimo album della popstar. Renaissance è stato da molti indicato come il migliore nella carriera di Beyoncé. Dalle melodie house e disco, è stato anche apprezzato per i riferimenti agli artisti neri della comunità LGBTQ+ considerati pionieri del genere musicale. Una parte della critica lo ha inoltre votato come miglior album del 2022. Al debutto è stato subito primo in classifica in Usa e Regno Unito.
L’annuncio arriva dopo che la cantante era stata al centro delle critiche per la sua esibizione privata a Dubai. La performance era infatti andata in scena in occasione dell’inaugurazione di un lussuoso albergo negli Emirati Arabi Uniti. La polemica è nata perché, nonostante il suo attivismo politico e sociale, testimoniato appunto anche attraverso il suo ultimo album, ha comunque scelto di cantare in un Paese dove l’omosessualità è un reato e dove i diritti fondamentali dei lavoratori stranieri non sarebbero rispettati.
Non è tra l’altro la prima volta che Beyoncé si esibisce in uno show commissionato da personaggi controversi. Già nel capodanno 2009/2010 aveva accettato di cantare per 1 ora sola di concerto, a ben due milioni di dollari, per il figlio del dittatore libico Gheddafi. Lo scalpore suscitato fu simile, se non lo stesso dell’esibizione di Dubai.
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