Il noto cantante milanese ha rilasciato un intervista al Corriere della Sera. Biagio Antonacci si è raccontato a tutto tondo, rivelando anche il suo senso di colpa più grande, legato a una persona a lui molto cara. L’artista ha ripercorso le tappe della sua carriera straordinaria, parlando anche della sua vita privata e un aneddoto rimasto finora sconosciuto.
Il cantante di Rozzano si è raccontato a 360 gradi, con un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Biagio Antonacci ha ripercorso le tappe della sua carriera, iniziata dal quartiere periferico di Milano, in una famiglia modesta, e che lo ha poi portato ad essere uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano. Non solo carriera, ma anche sensi di colpa, che ha provato a più riprese nel corso della sua vita, in particolare in seguito a una decisione presa e che ha coinvolto anche una persona per lui molto speciale.
Raggiunto dal quotidiano di Via Solferino, il cantante milanese si è raccontato senza risparmiarsi, svelando aneddoti ed episodi inediti riguardanti la sua vita pubblica e privata. “Ricordo con terrore i no delle case discografiche. Giravo con queste cassette che proponevo a tutti, pregavo di guadagnare la stessa cifra con la musica” ha spiegato, riferendosi al lungo periodo durante il quale ha lavorato come geometra, guadagnando 1 milione e 200mila Lire al mese, quando ancora cercava di sfondare nel campo musicale.
Una caparbietà che lo ha premiato, poi, nel 1992, quando è uscito Liberatemi, il suo primo grande successo, e gli ha permesso di mollare il lavoro da impiegato, ma che gli ha causato qualche problema con l’ego, come ha raccontato lui stesso: “Quando la gente ti ferma per strada, quando le ragazze piangono al solo vederti, diventa tutto assurdo. Per tre/quattro anni ho faticato a contenere l’ego, ho avuto la tentazione di pensare di esser il migliore. Mi ero montato la testa, ero stron*o con me stesso”.
Una situazione poi cambiata con la paternità, che lo ha fatto tornare con i piedi per terra. Ma a rendere difficile non diventare egoriferiti, anche una certa compiacenza che arriva con la popolarità, ha confessato, e che ha riscontrato non solo nel settore, ma anche tra i suoi familiari: “Sei subito più simpatico a tutti”.
Biagio non ama i leccapiedi, e ha confessato di essere amico, nell’ambiente, in particolare con Laura Pausini ed Eros Ramazzotti. Con la prima ha collaborato anche in qualità di autore: è lui che ha scritto Tra te e il mare, e non solo la stima professionalmente, ma con lei ama anche andare in vacanza, visto che “è una a cui piace divertirsi“.
Il collega romano, invece, è un suo coetaneo, e ha in comune con lui le origini umili. La prima volta che lo ha visto, è stato quando ancora lavorava come geometra: “L’ufficio era in corso di Porta Vittoria, Ramazzotti aveva l’avvocato lì, nello stesso palazzo, era già una star. Un giorno lo vidi arrivare, lo spiavo dalla finestra, ma non ebbi il coraggio di dirgli che il mio sogno era la musica. Lo vedevo spavaldo ma umile, in Ferrari ma disponibile con tutti”.
E sul fatto che non abbia mai preso parte al Festival di Sanremo, ha confessato di non averlo mai fatto per paura del giudizio mediatico, ma che con la direzione artistica di Amadeus potrebbe ripensarci, anche se c’è sempre un qualcosa che lo frena: “Ai tuoi concerti puoi anche essere al 75 per cento e la sfanghi; lì hai quattro minuti in cui devi essere perfetto. O al massimo un imperfetto figo. Se sei il boomer imperfetto fai una figura di mer*a”.
Infine, una confessione inaspettata, visto che Antonacci ha rivelato di vivere i sensi di colpa come “un dramma” e di averne provato uno molto intenso quando a deciso di lasciare la casa che divideva con la storica compagna, Marianna Morandi, figlia di Gianni dalla quale ha avuto due figli: “Provavo un grande senso di colpa per i figli. A volte chi rimane male non rema a favore, ma poi il tempo vince, l’amore vince” ha dichiarato.
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