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Bianca è nera. E’ davvero il caso di dirlo: Bianca Berlinguer dal 2009 direttore del Tg3 tuona contro Luigi Gubitosi, che vuole accorpare Rai News e TgR con il Tg3. A Bianca Berlinguer la proposta non piace: due grandi newsroom per snellire quantità e qualità dell’informazione Rai. La prima: formata da Rai1, Rai2 e Rai Parlamento; la seconda, invece, dal Tg3 capofila insieme a Rai News e ai TGR, le redazioni regionali del Servizio pubblico. I marchi storici non andrebbero persi: si tratterebbe piuttosto di una riorganizzazione rispetto alle quantità e alle qualità delle redazioni Rai.
Prima, dei quattro figli del leader del Partito Comunista Enrico Berliguer, Bianca di Rai 3 non ci sta e si posiziona contro le scelte che l’azienda per cui lavora sta pensando: il rilancio dell’informazione Rai.
Intervistata oggi dalle pagine de Il CorSera, Bianca Berlinguer ha al riguardo un indirizzo di precisione: la riforma va fatta, sarebbero le modalità pensate dai vertici a non convincere del tutto gli addetti ai lavori; tra disertori dell’informazione – pronti a scommettere che sia un modo per difendere la poltrona a tutti i costi – e figure e personaggi altrettanto convinti che si debba dare uno scossone alle notizie del Servizio pubblico:
‘La prospettiva peggiore per la Rai – dice Bianca Berlinguer – è l’immobilismo. Meglio un piano, anche discutibile, che il vuoto. Mi auguro si affronti nel complesso e seriamente il senso del mandato al quale deve risponde il servizio pubblico. La Rai deve ripensarsi radicalmente‘.
E’ chiaro: della Rai, secondo la direttora del Tg3, occorre cambiare tutto. In primis una sempre più ridotta identità culturale che, negli anni, vuoi per l’avvento dei format televisivi d’oltreoceano, per le lobbies della politica, o per l’inserimento della tv pubblica nelle dinamiche commerciali televisive, si è qualche volta dimenticata delle proprie radici:
‘Nella mia ottica, lo ripeto, va ridiscusso tutto. Anche il Tg3 così come gli altri Tg. So bene che il nostro telegiornale è quello che corre il rischio maggiore di perdere fisionomia e identità, proprio perché inglobato in un modello di informazione così diverso come quello delle attuali all news‘.
Parole che, aggiunte a quelle di seguito riportate, permetterebbero di ripensare l’ipotesi: Bianca Berlinguer potrebbe approdare alla conduzione di Ballarò, lasciando un Tg3 non più nelle sue corde. Le sue redazioni la ricordano per la fermezza che ha e anche, e soprattutto, per la decisione che mette nelle scelte che la riguardano:
‘In quanto al mio futuro, tutti i direttori sanno che il proprio incarico è a termine. Io sono e resto una giornalista che si occuperà di informazione. Credo di poter dare il mio contributo anche in altre vesti‘. Poco prima, inoltre, ha ammesso in risposta alla domanda dell’intervistatore (“Rai copre un unico avvenimento con tre troupe…“). A domanda ha risposto:
‘E nessuno nega che questo sia un vero, concreto problema. Ma ci vuole un progetto complessivo che investa l’intero sistema dell’azienda: reti, tg, strutture tecniche. Ha poco senso limitarsi solo all’informazione‘. Come dire: la Rai non faccia come Matteo Renzi; le slides pronte, tanti tweet e pochi fatti?
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