Una Bibbia con un refuso sull’adulterio all’asta per un valore di 15mila sterline. Il testo, una preziosa copia stampata in Inghilterra nel XVII secolo, contiene una curiosa omissione che rischia di portare alle stelle il valore già alto della copia in questione. Il refuso riguarda il comandamento sull’adulterio che, nella Bibbia inglese, sarebbe consentito. L’errore, a quanto pare, è stato scoperto troppo tardi, quando un migliaio di copie era già in circolazione, nonostante la disapprovazione di Carlo I e, ovviamente, della Chiesa anglicana che, profondamente oltraggiati, provvidero alla distruzione della copie. Non tutti i testi, però, furono recuperati e le poche copie rimaste in circolazione sono, oggi, ricercatissime dai collezionisti.
‘Puoi commettere adulterio‘ dunque sarebbe il ‘comandamento’ contenuto in una Bibbia inglese del XVII secolo conosciuta anche come ‘Bibbia Cattiva’ o ‘Bibbia dei Peccatori’. Il testo, pubblicato a Londra nel 1631, contiene, infatti, una clamorosa omissione che stravolge il significato del sesto comandamento: forse per un errore di distrazione, o come sostiene il quotidiano inglese Daily Mail, per un complotto ai danni dei tipografi reali, la frase ‘Thou shalt not commit adultery‘ (‘Non commetterai adulterio’) è stata riportata senza l’avverbio not, ‘Thou shalt commit adultery‘ (‘Commetterai adulterio’).
Il ‘disastro’ fu commesso dai tipografi reali Robert Barker e Martin Lucas che, per ordine del re, furono puniti con una multa salatissima e privati della licenza di tipografi. Non solo: Barker finì in prigione e qui trascorse il resto della sua vita.
Come dicevamo, le autorità reali ed ecclesiastiche del tempo ordinarono immediatamente la distruzione delle copie, realizzate per diffondere la famosa Bibbia di re Giacomo che, pubblicata per la prima volta nel 1611, rappresenta la versione ufficiale inglese del testo sacro. Non tutte le ‘Bibbie Cattive’, però, furono recuperate e le poche rimaste in circolazione valgono oggi una vera fortuna.