La ricerca marina sta assumendo un ruolo sempre più importante e strategico nell’economia sostenibile. Ma l’Italia investe ancora troppo poco rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea. Di questo si è parlato in occasione degli Stati Generali della ricerca Marina organizzati all’università Bicocca di Milano.
I rappresentanti degli enti pubblici della Ricerca italiana hanno preso parte a 10 tavoli tematici per fare il punto della situazione e trovare soluzioni condivise su diversi argomenti.
In Italia mancano le infrastrutture
L’Italia in questo campo è ancora molto indietro, sottolinea Roberto Danovaro, presidente della stazione zoologica A.Dohrn di Napoli: “Da noi non mancano le menti, ma le infrastrutture. Così è molto difficile competere con gli altri Paesi. Noi abbiamo tre ricercatori ogni 1000 impiegati, in Germania 11. Così non è semplice restare al passo”.
Eppure l’Italia potrebbe svolgere un ruolo centrale nella ricerca Marina. Come sottolinea Massimo Inguscio, presidente del Cnr, che ricorda: “Siamo capofila nel progetto europeo Blu Med, fondamentale per salvaguardare la salute del mar Mediterraneo”.
In collaborazione con AdnKronos