Il presidente dell’Ucraina ha ricevuto a Piazza Mikhailovskaya il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden.
I due hanno reso omaggio insieme ai caduti in guerra e hanno espresso il loro parere riguardo Putin e Giorgia Meloni.
Joe Biden è arrivato a Kiev indossando una cravatta gialla e blu e un abito blu quando in Italia erano ancora le ore 7:00 del mattino. I colori indossati dal presidente degli Stati Uniti sono proprio quelli della bandiera Ucraina e con questi colori si è detto contento di essere nuovamente a Kiev. È stato il primo commento fatto da Biden non appena arrivato in Ucraina, dove è stato accolto dall’ambasciatrice Bridget Brink. La visita di Biden in occasione del primo anniversario dell’invasione russa, è entrata nel vivo poco dopo le ore 7:30, quando è arrivato il corteo presidenziale a Palazzo Mariinskij, luogo in cui è stato accolto da Volodymyr Zelensky accompagnato dalla moglie Olena Zelenska. Il presidente dell’Ucraina indossava la felpa nera (diventata ormai iconica) con dei pantaloni verdi e degli stivali beige.
Durante l’incontro viene ricordata la telefonata che un anno fa Biden e Zelensky fecero, telefonata in cui parlarono con i rumori delle esplosioni in sottofondo. Biden afferma di non riuscire a dimenticare quegli orribili suoni e ricorda di aver chiesto a Zelensky in che modo poteva essere d’aiuto in quella situazione, a tale domanda Zelensky rispose chiedendo di mettere insieme tutti i leader per sostenere l’Ucraina. Durante la conferenza stampa congiunta, ricordando questa telefonata, Biden afferma:
“Un anno dopo Kiev resiste, l’Ucraina resiste e il mondo resiste con voi.”
Si parla anche di protezioni Nbcr provenienti dall’Italia. Le attrezzature e gli impianti per la protezione di questo tipo, ovvero nucleare biologica chimica radiologica, da portare in quelle zone colpite maggiormente dalla guerra, è il contenuto presente all’interno dei prossimi pacchetti di aiuto da parte dell’Italia all’Ucraina, come richiesto proprio dal Kiev. Da ciò che si apprende pare si tratti di materiali Nbcr per la protezione, quindi materiali utilizzati in ambito di rischio da contaminazione nucleare biologica e chimica degli ambienti, tali strumenti potrebbero essere utili per la decontaminazione nelle zone popolate per quanto riguarda la difesa della salute sia dei militari che dei civili. Inoltre all’interno dei pacchetti d’aiuto sono presenti anche maschere, indumenti protettivi, pillole per potabilizzare le acque e altre varie attrezzature usate in ambito civile.
Durante un’intervista per il die Welt Volodymyr Zelensky ha parlato anche di un’ipotetica guerra mondiale che avverrà se la Cina dovesse allearsi con la Russia, in più aggiunge che:
‘Per noi è importante che la Cina non sostenga la Federazione russa in questa guerra. In realtà, vorrei che fosse dalla nostra parte. Ma al momento, non credo sia possibile. La Cina faccia una valutazione pragmatica di ciò che sta accadendo.’
Stanno avendo un impatto importante sull’economia le sanzioni contro la Russia, ma a causare un ipotetico shock sulle materie prime è l’imposizione di altre misure, fra cui quelle riguardo l’export di petrolio. Tale analisi è stata effettuata da Michele Savini Zangrandi ed Emidio Cocozza, all’interno del servizio Economia e relazioni internazionali della Banca d’Italia a circa un anno da quando è iniziata la guerra in Ucraina, in più i due sottolineano quanto sia difficile trovare il giusto equilibrio per calibrare le misure.Poi affermano che:
“La globalizzazione aumenta la capacità di imporre a Mosca restrizioni economiche, finanziarie e tecnologiche, ma ne amplifica allo stesso tempo le ricadute sull’economia mondiale.”
Durante l’incontro Zelensky e Biden hanno parlato a lungo e nel corso del colloquio hanno affrontato un tema in particolare, ovvero quello delle armi e del processo di pace. Hanno quindi parlato dei prossimi mesi di guerra e di tutto ciò di cui ha bisogno l’Ucraina per cercare di difendersi dalle aggressioni della Russia, nonché di quello che sarà il processo verso la ‘pace giusta e durevole’.
Il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha ufficialmente lasciato l’Ucraina in seguito all’incontro di questa mattina con Volodymyr Zelensky durante una visita a sorpresa a Kiev. La visita di Biden è stata definita ‘storica’ da parte del consigliere della sicurezza nazionale americana, ovvero Jake Sullivan. Durante un briefing virtuale Sullivan ha parlato dell’incontro a Kiev insieme ad un gruppo di giornalisti ristretto e ha sottolineato che il presidente americano non solo voleva ‘dire‘ ma voleva anche ‘mostrare‘ al mondo intero che sostiene Zelensky nell’intento di liberare Kiev. La visita di Joe Biden è stata rischiosa nonché difficile da organizzare, ma è stata una scelta forte che ha mandato un messaggio importantissimo all’Ucraina. Il team di Biden è stato mesi a pianificare l’incontro ma il presidente ha deciso soltanto questo venerdì, in seguito ad una riunione con i vertici del suo Consiglio di Sicurezza Nazionale all’interno dell’ufficio ovale, di procedere e partire.
Per concludere, Joe Biden e Volodymyr Zelensky, durante il loro colloquio hanno esaminato il corso degli eventi di quest’anno per cercare di trovare un’intesa per quanto riguarda gli obiettivi futuri. Anche questa notizia è stata data da Jake Sullivan riferendo dello storico incontro ai giornalisti, quest’ultimo conclude rispondendo ad una domanda riguardo l’ipotesi di mandare a Kiev il caccia F16:
“Credo che i due presidenti abbiano presentato le loro prospettive riguardo ad una serie di diverse capacità di cui sta parlando la stampa, sia recentemente che nei mesi scorsi, e mi fermerei qui”.
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