L’America di Biden avrebbe fatto un passo avanti nella fornitura di aiuti militari a Kiev e Mosca avverte gli Stati Uniti: si corre sul filo di un’escalation imminente e l’orizzonte di un allargamento del conflitto, con l’invio di missili a lungo raggio da parte di Washington, porterebbe a conseguenze imprevedibili compresa una reazione di forza del Cremlino.
Il presidente americano Joe Biden avrebbe ormai deciso: mettere a disposizione della resistenza ucraina un nuovo pacchetto di aiuti militari per un totale di 2 miliardi di dollari, compresi missili a lungo raggio il cui sistema, Glsdb, avrebbe già infiammato i toni tra Mosca e Washington.
Nuovo pacchetto di aiuti militari dall’America a Kiev
L’America si starebbe preparando all’invio di un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev.
Artiglieria e razzi a più lunga gittata sarebbero tra le armi da mettere subito a disposizione dell’Ucraina, per un impegno degli USA di oltre 2 miliardi di dollari.
Gli Stati Uniti avrebbero deciso di inviare nuovi missili per sostenere la resistenza ucraina e la fornitura in questione avrebbe un notevole peso specifico nell’economia del conflitto con Mosca.
Il Cremlino, secondo alcuni media che citano la Reuters, avrebbe già manifestato disappunto per l’iniziativa che, secondo una frangia di analisti, aprirebbe allo scenario di una escalation in direzione di una potenziale guerra nucleare tra Russia e Occidente.
La replica di Mosca che avverte Washington
Gli aiuti militari di cui in queste ore si discute ampiamente sulle cronache internazionali, oggetto di una presunta nuova fornitura da parte di Washington, includerebbero sofisticati strumenti di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, ma non solo.
Nell’alveo del nuovo pacchetto di armi da consegnare a Kiev, anche munizioni di precisione guidate a distanza e anticarro Javelin.
E non sarebbe tutto, perché Biden avrebbe mosso una pedina rovente contro Mosca assecondando parte delle richieste di Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, con l’invio di un importante dotazione di missili Glsdb ritenuti capaci di mettere in crisi i russi fino a neutralizzarne l’avanzata sul campo schiacciando così le prospettive di Vladimir Putin.
La notizia sulla decisione di Washington – il cui annuncio ufficiale sarebbe atteso entro sabato – avrebbe già innescato una reazione in Russia.
Mosca avrebbe lanciato un avvertimento alla Casa Bianca: le forniture, avrebbe assicurato il Cremlino tramite il portavoce Dmitry Peskov, “non cambieranno il corso degli eventi” sul terreno ma produrranno un effetto immediato: una recrudescenza di portata imprevedibile in termini di escalation militare.
Cosa sono i missili Glsdb che gli Stati Uniti consegneranno all’Ucraina
La nuova fornitura di armi dagli Stati Uniti all’Ucraina comprenderebbe, per la prima volta, missili a lungo raggio Glsdb (Ground Launched Small Diameter Bomb).
Si tratta di ordigni firmati da Boeing e Saab che sarebbero in grado di colpire l’esercito russo in profondità sfruttando una portata superiore (150 chilometri rispetto agli 80 dei sistemi finora nelle mani dei soldati ucraini), arrivando così a penetrare nelle linee di rifornimento delle retrovie disinnescando l’orizzonte di una nuova offensiva di Mosca nel breve periodo.
Questo perché, allungando la capacità di colpire, gli ucraini costringerebbero i russi ad arretrare i loro depositi di rifornimento per le opezioni belliche, in particolare quelli di munizioni e carburante.
Gli Stati Uniti sarebbero pronti a consegnarli all’Ucraina per impedire ai russi di avere linfa militare da spendere immediatamente sul campo, e il pacchetto di armi USA previsto arriverebbe a un totale di oltre 2 miliardi di dollari di aiuti.
I Glsdb che potrebbero sbarcare a Kiev integrerebbero due sistemi di combattimento: i razzi M26 Multiple Launch Rocket System (Mlrs) e bombe di piccolo diametro ad alta precisione.
Il sito web Saab offre una ulteriore spiegazione su questo tipo di arma che ha la capacità di raggiungere bersagli da diverse angolazioni con una precisione così alta da poter colpire un bersaglio entro il raggio di un metro.
Il sistema Glsdb prevede il lancio di bombe di piccolo diametro (Sdb, small diameter bomb) da terra e offrirebbe un’elevata flessibilità di utilizzo sul campo grazie all’ampia varietà di lanciatori da impiegare in uno scenario di conflitto.
Small Diameter Bomb I (Sdb I), spiega Saab, è la testata del Glsdb ed è una bomba planante a guida di precisione e dai costi contenuti per sostenere le forze di terra.
Al momento è in dotazione all’aeronautica americana, norvegese e di altri tredici Paesi del mondo. Presto anche l’Ucraina potrebbe averla a disposizione su impulso degli Stati Uniti.
Questo tipo di bombe, dai ridotti danni collaterali, viaggiano verso il bersaglio con navigazione supportata da un GPS ad alta resistenza al disturbo.