I soldati russi stanno conducendo un’esercitazione in Bielorussia con le truppe locali, si tratta di un lavoro intensivo che dura giorno e notte. In merito alla questione emergono anche le considerazioni dalla linea di confine dell’esercito ucraino.
Si tratta di un addestramento intensivo che è svolto in campi appositamente preparati dalle truppe bielorusse. Putin ha inviato migliaia di soldati che si sono uniti alle truppe locali e si trovano nella zona di confine dell’Ucraina. Emergono anche considerazioni da parte delle truppe ucraine che monitorano la situazione.
Bielorussia, addestramento intensivo dei soldati russi
Sono circa 9.000 i soldati russi che sono giunti in Bielorussia per esercitarsi nei campi d’addestramento di Minsk. Le truppe sono arrivate in treno e nello stesso modo hanno trasportato i convogli necessari.
Un addestramento voluto da Vladimir Putin che prepara in maniera completa i militari, e si tratta di un programma seguito con rigore. Il ministero della difesa russo ha spiegato: “L’addestramento intensivo e il coordinamento delle unità in combattimento vengono svolti di giorno e di notte”.
Il clima rimane teso e preoccupa le autorità internazionali che hanno paura di un attacco congiunto in Ucraina. La Bielorussia ha smentito di voler inviare soldati sul suolo ucraino a sostegno di Mosca ma all’allerta rimane comunque alta. Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, infatti, potrebbe cedere alle richieste di Putin sotto pressione e ciò lo rende un osservato speciale da parte delle autorità mondiali.
L’attesa delle truppe ucraine al confine
Le truppe ucraine sono schierate al confine nord con la Bielorussia e temono un imminente attacco russo. La linea militare di frontiera sta rafforzando la posizione in maniera consistente per non farsi trovare impreparata.
Il valico di confine con Senkivka è vicinissimo e presenta un incrocio a forma di ‘Y‘ che confina a nord ovest con la Bielorussia e a nord est con la Russia. L’Ucraina tiene costantemente sotto controllo questa zona che è una di quelle più calde al momento.
Una guardia di frontiera ha dichiarato: “Da quando siamo qui il nostro obiettivo principale è stato quello di prevenire un’invasione” e ha spiegato: “se dovesse accadere in quest’area dobbiamo essere pronti a fermare il nemico al confine per impedire loro di avanzare in profondità nel nostro Paese.”
Proprio da questa zona il 24 febbraio è iniziata l’avanzata della 90esima divisione corazzata che si è poi insediata in Ucraina. Il sindaco della vicina cittadina di Gorodnya si è espresso in merito alla paura di un attacco: “Certo, c’è una tale minaccia, perché la situazione in Bielorussia è imprevedibile, ci sono truppe russe lì. Lo sappiamo. Il comportamento della leadership bielorussa è completamente incomprensibile e ingiustificabile”.
Intanto le notizie dal conflitto mostrano un massiccio attacco missilistico russo che ha peggiorato la già tragica situazione in Ucraina. La nazione è sottoposta a blackout temporaneo che hanno lo scopo di risparmiare energia in previsione del duro inverno in arrivo. La paura che Putin convinca anche la Bielorussia preoccupa le autorità ucraine che dovrebbero reagire su un ulteriore fronte.