Prenderà il via il 7 di giugno alla Biennale di Venezia 2014, la Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Rem Koolhaas, dal titolo ‘Fundamentals’. L’evento, in programma fino al 23 di novembre ai Giardini della Biennale e all’Arsenale, focalizzerà l’attenzione soprattutto sul tema della ricerca, con l’intento di indagare lo stato attuale dell’architettura ripercorrendone la storia ed immaginandone il futuro.
Tre saranno le esposizioni principali attorno alle quali ruoterà la mostra: ‘Absorbing modernity 1914 – 2014‘, che riguarderà i padiglioni nazionali; ‘Elements of Architecture‘, presso il padiglione centrale; e ‘Monditalia‘, alle Corderie dell’Arsenale, che punterà lo sguardo sul nostro Paese attraverso 41 progetti che, spaziando da nord a sud, toccheranno tutte le discipline: dalla politica alla religione, passando per l’economia, la cultura, la tecnologia e ovviamente l’architettura. Altrettante le novità che animeranno l’edizione di quest’anno, prima fra tutte la durata: la manifestazione, infatti, partirà a giugno anziché a settembre, per una durata complessiva di sei mesi che porterà al coinvolgimento di tutti i settori che costituiscono la Biennale di Venezia 2014: cinema, danza, musica e teatro, ognuno dei quali contribuirà ad affiancare la manifestazione principale, integrando il tema affrontato.
L’altra novità importante è l’opportunità concessa ai vari padiglioni nazionali – quest’anno per la prima volta anche la Repubblica Dominicana, gli Emirati Arabi, la Costa d’Avorio, la Costa Rica, l’Indonesia, il Marocco, il Kenya, il Monzambico, la Turchia e la Nuova Zelanda – di sviluppare ognuno un argomento specifico, contribuendo così allo spirito di ricerca che anima l’intera manifestazione, volto a favorire l’adozione universale di un linguaggio architettonico globale. Ultima ma non meno importante novità, i ‘Meetings on Architecture ‘ che per questa Biennale si arricchiscono dello speciale programma ‘Weekend Specials‘, con mostre, conferenze, workshop e dibattiti, distribuiti nell’arco dei sei mesi di manifestazione.
Come ogni anno, anche per questa edizione sono previsti diversi eventi collaterali, organizzati al di fuori delle sedi tradizionali che, come ha sottolineato il presidente della Biennale Paolo Baratta, ‘concorrono, insieme ad un buon numero di Paesi partecipanti non dotati di padiglione, a diffondere la manifestazione facendola diventare un fenomeno urbano, tale da coinvolgere ogni angolo della città’. Oltre i padiglioni tradizionali, infatti, sarà possibile esplorare i contributi provenienti da diversi Paesi esteri tra cui la Cina, che parteciperà con cinque progetti più uno da Taiwan, la Svizzera, il Liechtenstein e la Catalogna.
Tra gli eventi collaterali vale la pena segnalare il progetto ‘M9/Transforming the city‘ e la mostra dell’artista russo Mikhail Roginsky: il primo, in mostra alla Fondazione di Venezia riguarda un modello architettonico che comprende un nuovo Museo, il primo in Europa interamente dedicato alla storia e alla cultura del Novecento, un convento seicentesco restaurato e un edificio amministrativo degli anni Sessanta; la seconda, in programma presso Ca’ Foscari, espone le opere di Mikhail Roginsky, considerato il padre della pop art russa, focalizzando l’attenzione sulla predominanza dei concetti base della pittura, quali il colore, la forma e la costruzione.
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