Una bimba ammalata di un tumore è stata curata con i protoni. Si tratta del primo caso straordinario in Italia. Il trattamento è stato compiuto per mezzo della collaborazione tra l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e l’azienda provinciale per i servizi sanitari – ospedale Santa Chiara di Trento. E’ la prima volta che nel nostro Paese viene tentato un approccio terapeutico di questo genere, tra l’altro dispensato in questo caso nei confronti di una forma di cancro particolarmente rara. La bambina di 9 anni trattata con i protoni è affetta da un cordoma.
Quest’ultimo è un tumore raro, che di solito interessa l’osso sacro o la base cranica, i due estremi della colonna vertebrale. Questo cancro ha un’incidenza dello 0,5 per milione di persone. La terapia che è stata messa in pratica si basa sull’utilizzo di fasci di protoni e non di fotoni. Si tratta di una forma di trattamento più precisa e che provoca meno danni ai pazienti.
E’ una terapia all’avanguardia per il trattamento dei tumori. Nel mondo non sono molti i centri che utilizzano questo tipo di cura: a livello mondiale sono soltanto 48 gli ospedali che ricorrono a questa terapia, il cui nome esatto è proprio proton therapy.
Il tutto consiste nel colpire la massa tumorale con fasci di particelle prodotti da un acceleratore, che come meccanismo di funzionamento è del tutto simile a quello del Cern di Ginevra, anche se differisce da quest’ultimo per le dimensioni.
Come ci lascia capire l’uso di questa terapia per la cura dei tumori, le cure innovative per contrastare il cancro si vanno diffondendo sempre di più e possono rappresentare dei veri punti di riferimento nella lotta contro queste malattie.