[didascalia fornitore=”altro”]Foto Pixabay[/didascalia]
La storia di Evie-Mai Griffiths, 6 anni di Liverpool, è tutt’altro che ordinaria per una bambina della sua età: un giorno si è svegliata nel cuore della notte con un forte mal di pancia e da lì è iniziato il calvario suo e della sua famiglia. Dagli esami e dai controlli clinici effettuati su Evie, è emerso che la piccola aveva all’altezza dello stomaco un enorme massa tumorale delle dimensioni di due angurie, probabilmente presente già alla nascita. Dentro il corpo di Evie si nascondeva una vera e propria bomba a orologeria, che fino a quel giorno era rimasta completamente silente.
La mamma Rebecca ha raccontato il loro calvario al quotidiano locale Liverpool Echo: ‘Quella notte maledetta non pensavamo che la situazione sarebbe stata così difficile da affrontare. Dopo che le abbiamo somministrato delle medicine sembrava persino stare meglio. Poi, dopo che il dolore è ritornato, abbiamo deciso di portarla in un centro specializzato, dove ci hanno detto che probabilmente soffriva di stitichezza. Ma io sapevo, conoscendo le sue abitudini, che non era possibile una cosa del genere. Così ho chiesto che venissero effettuate analisi più specifiche’.
Grazie all’insistenza di Rebecca, la piccola Evie è stata sottoposta a una radiografia dell’addome, dalla quale è emersa distintamente la massa cancerosa annidata nel suo stomaco. A quel punto i medici hanno subito sottoposto la piccola a un ciclo di chemioterapia dalla durata di quattro settimane e successivamente a un intervento di 5 ore per rimuovere il tumore.
La mamma ha raccontato le sue perplessità: ‘Non riuscivo a capire come quel tumore fosse cresciuto così a dismisura senza che nessuno se ne accorgesse. I medici mi hanno detto che era come una bomba a orologeria, che forse era lì sin dalla sua nascita. Ma non aveva nessun sintomo, era solo un po’ più stanca del solito, niente di più’. Ora Evie sta bene e potrà riprendere in mano la sua giovane vita, tornare a scuola e giocare con le amiche, senza più sentirsi troppo stanca.