Una bambina di soli 7 mesi ha assunto della cannabis ed è finita in coma, si indaga sulle modalità dell’ingerimento.
Gli inquirenti pensano che possa aver assunto la sostanza dal latte della madre, consumatrice abituale.
Una bambina di soli 7 mesi è finita in coma per aver assunto della cannabis, trovata nel suo organismo in quantità massicce. Non è chiaro come la piccola abbia ingerito la sostanza ma la pista più seguita dalle forze dell’ordine è che l’abbia assunta mentre la madre la allattava.
La terribile vicenda arriva da Palermo e si tratta della 19esima per quanto riguarda l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte di bambini.
La piccola è arrivata in ospedale nei giorni scorsi in gravissime condizioni ma all’arrivo nella struttura i medici hanno constatato che già era entrata in coma, per questo motivo l’hanno subito sottoposta alla terapia disintossicante che di solito si applica in questi casi.
Sembra che sia in ripresa ma le forze dell’ordine, avvisate dal personale dell’ospedale, vogliono vederci chiaro e stanno interrogando la madre, di cui l’identità non è stata resa nota, per capirne di più.
Stando ad alcuni dettagli trapelati, sembra che la donna sia una consumatrice abituale di cannabis e quindi si pensa che la sostanza sia arrivata alla figlia tramite il latte materno.
La bambina potrebbe anche aver inalato il fumo della droga all’interno dell’appartamento dove vive con i genitori, nel Palermitano. Fra l’altro, il padre è un individuo noto ai Carabinieri poiché da un anno si trova agli arresti domiciliari dopo essere stato tratto in arresto proprio nel corso di un’operazione antidroga.
Sembra in credibile la tesi che invece è la più accreditata in questa storia: l’assunzione di cannabis attraverso il latte materno, invece è possibilissima. Cannabinoidi come Thc e Cbd possono interagire con i recettori degli endocannabinoidi, questo può avere impatto sulle componenti del latte materno.
Alcuni studi hanno dimostrato che la cannabis può perfino rallentare la produzione di latte e ancora altri sono stati condotti per dimostrare gli effetti negativi sui neonati.
La piccola protagonista di questa storia è finita in coma ma anche se così non fosse stato, i danni sarebbero stati comunque importanti poiché il Thc si lega ai recettori di proteine che si trovano nel cervello e sono essenziali per lo sviluppo cerebrale del lattante.
L’esposizione del neonato a questa sostanza altera questo aspetto, inoltre quelli che vengono esposti alla cannabis perdono la capacità di suzione e quindi non riescono a nutrirsi correttamente.
Ancora, gli effetti sono visibili anche dopo diversi mesi, infatti avremo minori capacità motorie.
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