Una bimba di un anno è stata sbranata dai due pitbull di famiglia. La piccola è morta. È successo domenica a Flero, vicino Brescia. «Solo il padre della piccola riusciva a gestirli, erano pericolosi», ha raccontato poi un vicino.
La bambina, 14 mesi, viveva in una villetta a schiera in una zona residenziale del paesino nell’hinterland bresciano.
Domenica, verso le 19.30, era a casa da sola con il nonno, un albanese di 63 anni. La mamma, una 22enne bresciana, era uscita un attimo, mentre il padre si è trasferito in Germania per lavoro.
La tragedia, all’improvviso, quando la piccola, approfittando di un attimo di distrazione del nonno, è riuscita a varcare la porta di casa e uscire in giardino. Dai due cani di famiglia, che adorava.
I pitbull, però, si sono immediatamente avventati su di lei, azzannandola fino a ucciderla.
Inutile il tentativo del nonno, morso anche lui, di salvarla.
I carabinieri, chiamati dai vicini, allertati dalle urla disperate provenienti dalla villetta, hanno dovuto abbattere i cani feroci per poter entrare nella villetta e cercare di salvare, invano, la piccola. «Non c’era altra possibilità», ha commentato il capitano della compagnia intervenuta: entrare in giardino senza essere aggrediti era quindi impossibile.
«Quei cani erano pericolosi»
Una tragedia annunciata? Forse sì. I vicini raccontato che i due pitbull avevano sempre mostrato segni di aggressività. Una volta avevano aggredito altri cani del quartiere. Domenica hanno ucciso una bimba di 14 mesi. «Solo il padre della piccola riusciva a gestirli, erano pericolosi», racconta un vicino. Il padre che, però, viveva ormai lontano da casa. Fosse davvero così, significa che l’intera famiglia era stata lasciata in balia di due animali molto aggressivi.
Aperta intanto un’inchiesta per omicidio. Al vaglio la posizione del nonno, che rischia l’accusa di omessa custodia della minore.