Una bambina disabile, affetta da Aids, è stata esclusa da una scuola di Trentola Ducenta, dove i genitori affidatari l’avevano iscritta. Adirati e delusi dalla situazione i genitori hanno scritto una lettera al ministro Giannini. ‘La bimba che io chiamerò Francesca, entrerà in classe nei prossimi giorni. E se il dirigente scolastico ha rifiutato la sua iscrizione, non per un ritardo tecnico, ma per altro, allora pagherà per le sue responsabilità’, ha immediatamente replicato il Ministro dell’Istruzione.
La risposta del Ministro è stata concisa ed esaustiva. Dinanzi alla richiesta di aiuto giunta dai genitori affidatari della giovane undicenne, la Giannini non si è persa in discorsi di retorica ed è passata direttamente ai fatti.
E il Ministro dell’Istruzione non è stato l’unico a intervenire su questa deprecabile vicenda, anche il sottosegretario Davide Faraone, da sempre particolarmente sensibile a questo genere di questioni, ha dichiarato:
‘Nessun bambino e nessuna bambina in età d’obbligo scolastico possono essere discriminati o rifiutati dagli istituti. A maggior ragione se più di altri hanno bisogno di ambienti sani e normali in cui crescere. Abbiamo sempre detto che la scuola è società e proprio per questo deve essere inclusiva: è la relazione con i compagni di classe che crea apprendimento’.
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