Siamo a Minerbe, nel Veronese, dove va in scena un copione già visto altre volte e in altri luoghi: alla mensa della scuola elementare ad una bambina, figlia di immigrati, viene “servito” un piatto a base di crackers e tonno in scatola. Tutti gli altri bimbi invece mangiano il menù regolare ovvero, di volta in volta, pasta, carne, pizza, ecc…
I genitori della bimba non hanno pagato la retta della mensa, non hanno chiesto esenzioni in base all’Isee basso e non hanno risposto ai numerosi solleciti spediti dalla scuola. Risultato: la bimba viene penalizzata e subisce l’umiliazione di essere una “diversa”. Ma come un deus ex machina ecco che arriva un famoso calciatore, l’interista Antonio Candreva, a sbloccare la situazione: pagherà lui la mensa alla bambina.
Il caso è stato denunciato dalla segreteria provinciale del PD che ha attaccato il sindaco parlando di “scelta discriminatoria”.
Il sindaco di Minerbe, il leghista Andrea Girardi, difende la scelta di servire tonno e crackers alla bimba “per tutelare chi è in regola”.
La notizia (e come avrebbe potuto essere altrimenti?) è politicamente divisiva e vede l’opinione pubblica schierarsi sui social in due fazioni che si guardano in cagnesco e litigano: da sinistra si attacca il sindaco che avrebbe discriminato una bambina innocente per le mancanze dei genitori, da destra si attaccano i soliti buonisti che difendono anche chi sceglie di non integrarsi nonostante i ripetuti solleciti.
Intervistato da Repubblica il sindaco Giraldi ha assicurato che il Comune troverà una soluzione per circa 30 bambini i cui genitori non hanno pagato la mensa. Il sindaco però difende il suo operato: “Guardi, i soldi un’amministrazione li trova. Non è quello il problema. È una questione di principio. Noi siamo disposti ad aiutare ma bisogna anche avere voglia di essere aiutati. Sa quante volte abbiamo proposto alternative a quella famiglia? Gli abbiamo chiesto anche di lavorare per i nostri servizi sociali ma si sono sempre rifiutati. Li abbiamo contattati più volte ma le risposte sono state poche”.
Il calciatore Antonio Candreva, riferisce il sindaco, “ha detto che vuole pagare i pasti di tutto l’anno alla bambina in questione, ma non solo. Si è proposto di sanare anche le altre situazioni di mora che abbiamo in essere”.
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