Una bimba è morta ad Altamura, vicino Bari, a causa del latte crudo contenuto forse in un gelato. E altri due bambini, sempre della stessa cittadina, sono ricoverati con gli stessi sintomi, ma non sono gravi. I tre casi in pochi giorni hanno messo in allarme le autorità sanitarie locali.
La piccola, di soli 16 mesi, è morta all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari dopo essere stata ricoverata in gravi condizioni a causa della Seu (la sindrome emolitico-uremica, associata quasi sempre a infezioni gastrointestinali). Il decesso della bambina, e gli altri due casi, hanno fatto scattare immediatamente i controlli sui prodotti caseari della zona. L’ipotesi sembra quella che la causa dell’infezione sia la somministrazione di latte crudo, contenuto forse in una vaschetta di gelato.
«Allo stato attuale non c’è nessuna emergenza Seu in Puglia – rassicura la Regione Puglia – Probabilmente la contaminazione deriva dall’uso non corretto di latte crudo che non può essere assolutamente utilizzato per l’alimentazione umana se non previo trattamento termico».
La Regione vuole evitare di parlare di allarme, garantendo che la situazione «non desta preoccupazione». Tuttavia «la Asl di Bari ha preallertato i pronto soccorsi in modo che vi sia un’attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l’insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente», raccomandando «vivamente alla popolazione che tutti gli alimenti vanno consumati previa adeguata cottura per ciascuna categoria, evitando di somministrare prodotti crudi in specie ai bambini in età pediatrica».