Ha confessato il killer della piccola Maelys De Araujo, la bimba di 9 anni scomparsa in Francia a Pont-de-Beauvoisin, vicino Chambery, nell’Isere, sud del Paese, lo scorso 27 agosto. Si tratta di Nordahl Lelandais, 34 anni, ex militare e amico del padre, già fermato dagli inquirenti durante le indagini: secondo le prime notizie, l’uomo avrebbe dichiarato di averla uccisa involontariamente e avrebbe chiesto scusa ai genitori. Grazie alla sua confessione è stato possibile ritrovare i resti del corpo della piccola, nascosto nei pressi del villaggio. Dopo mesi di silenzio ha parlato anche la mamma di Maelys, Jennifer Cleyet Marrel, con un lungo post su Facebook: “Maelys ti perseguiterà notte e giorno in prigione, finché non andrai all’inferno … Ora quel mostro non potrà più fare del male a nessuno”.
Lelandais è crollato dopo mesi di indagini in cui aveva mostrato tutto il suo sangue freddo, come ha spiegato il pubblico ministero di Grenoble, Jean-Yves Coquillat. Secondo quanto ricostruito da Le Parisien, l’uomo avrebbe confessato dopo un nuovo confronto con gli inquirenti, in particolare sulla recente scoperta di una traccia di sangue di Maelys nel suo bagagliaio, cambiando strategia difensiva e confessando l’omicidio “involontario”.
A incastrarlo c’erano anche le immagini della telecamera di sorveglianza in cui si vedeva un’auto simile alla sua Audi A3 e una bambina vestita di bianco che vi saliva a bordo: i genitori avevano riconosciuto i dettagli della cintura indossata dalla bambina il giorno della scomparsa.
“Ci sono voluti cinque mesi e mezzo per far parlare quel mostro”, ha scritto la mamma della piccola. “Aveva tutta la vita davanti e tu ce l’hai strappata. Mio angioletto, non ho potuto proteggerti da questo predatore e questo senso di colpa mi perseguiterà”, si legge nel post dedicato alla figlia.
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Intanto, gli inquirenti cercano di inquadrare la personalità del killer. Durante le indagini per la scomparsa di Maelys, a dicembre Nordahl Lelandais è stato indagato anche per l’omicidio del caporale Arthur Noyer, 23 anni, avvenuto a Chambéry, in Savoia, nell’aprile 2017.
L’ex militare sarebbe bisessuale e avrebbe mantenuto nascosta la sua sessualità, pur frequentando molti uomini. Una sua ex fidanzata, Delphine, lo ha descritto come “un ragazzo gentile” e “incapace di fare del male”, ma secondo gli inquirenti, avrebbe cercato in tutti i modi di proteggere la sua vera identità sessuale vissuta come un tabù.
Intanto, si stanno analizzando i casi di persone scomparse nella zona: il sospetto è che Lelandais possa essere un serial killer.
Il 34enne era già indagato per “sequestro e detenzione di minore” dopo i “risultati della polizia tecnica e scientifica“: gli inquirenti avrebbero ritrovato tracce di Dna della piccola su alcuni reperti dell’uomo. Prima della confessione, aveva ammesso che la bambina era salita nella sua auto, negando di averle fatto del male o di averla rapita.
La scomparsa di Maelys
Il caso della piccola Maelys ha tenuto la Francia col fiato sospeso per mesi. La bimba era a un ricevimento di matrimonio con la famiglia e altri 150 invitati quando è svanita nel nulla alle 3 del mattino del 27 agosto, quando la mamma si è accorta della sua assenza. La bimba era a una festa di matrimonio con la famiglia a Pont-de-Beauvoisin, vicino Chambery, nell’Isere, sud della Francia.
Il primo allarme era stato dato dal DJ della festa che aveva lanciato un appello dalla sua postazione, invitando tutti i partecipanti a cercare la piccola. In un primo momento si era pensato che la bambina si fosse persa nei boschi di cui è ricca la zona di Pont-Beauvoisin, ma col passare delle ore aveva preso sempre più piede l’ipotesi del rapimento.
Anche la Gendarmerie Nationale aveva emesso un appello su Twitter, dando tutte le indicazioni per riconoscere Maelys.
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Maelys era alla festa di nozze insieme al padre, la madre e la sorella più grande. I genitori l’avevano lasciata in una stanza della struttura insieme a tutti gli altri bambini quando era calata la sera e i più piccoli erano stanchi, mentre gli adulti continuavano a ballare.
Intorno alle 3 del mattino la mamma si è accorta della sua scomparsa e ha dato subito l’allarme facendo scattare le prime ricerche. Volontari e investigatori hanno setacciato la zona e i boschi circostanti fin dalle prime ore senza trovare nulla. Tutti gli oltre 150 invitati al matrimonio sono stati interrogati e, secondo quanto riporta la stampa francese, non è emerso nulla di strano. Anche la perquisizione a casa del gestore del locale, che secondo Le Parisien è stata effettuata a ridosso della denuncia, non ha dato elementi utili.
Nel paese di 3500 abitanti il 27 agosto erano in corso altre due feste. Col passare delle ore era parso sempre più probabile l’ipotesi di un sequestro, anche perché, fin dalle prime ricerche i cani avrebbero seguito la pista della bambina fino al parcheggio di fronte al locale per poi perdere le tracce.