“Non giudico la mamma ma c’era sicuramente un altro modo, così poteva morire” queste le parole in merito al bimbo abbandonato a Trapani.
Il piccolo è stato ritrovato dai Carabinieri in seguito alla segnalazione di un contadino che lo ha trovato chiuso in un sacchetto.
Ci eravamo occupati questa mattina del ritrovamento di un bimbo a Trapani, precisamente nelle campagne di Paceco.
A trovarlo, infreddolito ma in buone condizioni di salute, è stato un contadino che si recava ogni giorno in quelle campagne per lavoro.
L’uomo ha notato uno strano sacchetto dell’immondizia in mezzo al campo e ha subito allertato i Carabinieri di zona intuendo che c’era qualcosa di strano.
Gli agenti sono arrivati poco dopo e hanno scoperto che, abbandonato come un qualsiasi rifiuto, c’era un neonato senza cordone ombelicale.
Nel sacco c’era anche la placenta e proprio questa è ora sotto esame da parte della Scientifica per cercare di risalire a chi possa aver compiuto questo folle gesto che poteva avere un epilogo tragico.
Si ipotizza che il parto possa essere avvenuto in casa circa 9 ore prima, vista la presenza della placenta ma oltre a questo non ci sono altri dettagli in merito.
Sono in corso le indagini per cercare di identificare la madre e capire il motivo del gesto. La morte del piccolo è stata scongiurata solo grazie all’occhio attento del contadino che si è accorto in tempo di quel fagottino.
Per risalire all’identità della madre, i Carabinieri stanno controllando le telecamere della zona.
Simbolo di questa vicenda finita per il meglio è un Carabiniere di nome Francesco, lo stesso che è stato dato al bimbo, anche in onore della giornata di San Francesco che ricorreva ieri proprio nel giorno del ritrovamento.
Dopo le parole ancora scioccate dei soccorritori del 118, ora anche Francesco ha passato il momento traumatico e vuole dire la sua.
“il bambino ora sta bene ed è forte, tuttavia ha rischiato di morire”
queste le prime parole dell’agente che a sorpresa non ha condannato la madre ma il gesto in sé stesso, infatti con un abbandono simile il piccolo era destinato a morire.
Solo per miracolo si è salvato e ora sta ricevendo le migliori cure mediche, ad ogni modo il Carabiniere non sente di dover incolpare nessuno e ha sottolineato
“non posso puntare il dito verso la mamma del piccolo perché non conosco la sua storia e i motivi reali dietro l’abbandono, di certo però il bimbo è salvo per miracolo. non si può lasciare in questo modo una creatura di poche ore”.
Ora Francesco Alberto (il secondo nome viene dal vicebrigadiere Alberto Marino, che ha partecipato alle operazioni di salvataggio insieme a Francesco) si trova in terapia intensiva ma a breve verrà dimesso e sarà pronto per incontrare la sua nuova famiglia.
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