Nel crollo della sua casa, un appartamento di 7 piani a Hatay, in Turchia, il piccolo Hilal ha perso i genitori e tre fratelli.
I soccorritori hanno scavato una galleria per estrarre il bambino dalle macerie e, con l’approvazione dei parenti, si è deciso di amputargli un braccio, con un’operazione eseguita sotto le macerie.
Terremoto in Turchia e Siria: oltre 20mila morti
Si aggrava di ora in ora il bilancio del terribile terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Dopo giorni di ricerche, le macerie ‘regalano’ ancora qualche speranza. Dopo 90 ore, è stato salvato un bambino di 10 anni, Hilal Bilgi, trovato tra le macerie di un appartamento di 7 piani a Hatay, in Turchia.
Per salvarlo però i soccorritori hanno dovuto scavare una galleria sotterranea e, visto che il piccolo era bloccato sotto un cumulo di cemento, hanno dovuto amputargli un braccio per estrarlo. Il piccolo ha perso tutta la sua famiglia, i genitori e tre fratelli.
I soccorritori sono ormai al lavoro senza sosta nelle zone terremotate della Turchia e questa mattina altre 5 persone sono state estratte vive dalle macerie di un palazzo crollato ad Antakya, una delle principali città colpite dal sisma. Sotto le macerie di quello stesso edificio ci sarebbero altre tre persone ancora vive, per le quali i soccorritori stanno moltiplicando gli sforzi.
Un ragazzo di 17 anni è stato estratto vivo stamattina dal crollo di un edificio nella città di Gaziantep, in Turchia, dopo oltre 90 ore. L’adolescente ha raccontato di aver bevuto la sua urina per sopravvivere.
Al momento le vittime accertate sono 21mila, mentre sono oltre 75mila le persone che sono state evacuate dalle regioni del sud della Turchia.