Bimbo di 10 anni salvato dopo 90 ore sotto le macerie, gli hanno amputato un braccio per salvarlo

Nel crollo della sua casa, un appartamento di 7 piani a Hatay, in Turchia, il piccolo Hilal ha perso i genitori e tre fratelli. 

Vigili del fuoco Usar in Turchia
Vigili del fuoco Usar in Turchia – Nanopress.it

I soccorritori hanno scavato una galleria per estrarre il bambino dalle macerie e, con l’approvazione dei parenti, si è deciso di amputargli un braccio, con un’operazione eseguita sotto le macerie.

Terremoto in Turchia e Siria: oltre 20mila morti

Si aggrava di ora in ora il bilancio del terribile terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Dopo giorni di ricerche, le macerie ‘regalano’ ancora qualche speranza. Dopo 90 ore, è stato salvato un bambino di 10 anni, Hilal Bilgi, trovato tra le macerie di un appartamento di 7 piani a Hatay, in Turchia.

Per salvarlo però i soccorritori hanno dovuto scavare una galleria sotterranea e, visto che il piccolo era bloccato sotto un cumulo di cemento, hanno dovuto amputargli un braccio per estrarlo. Il piccolo ha perso tutta la sua famiglia, i genitori e tre fratelli.
 bambino trovato vivo dopo 80 ore sotto le macerie
Bambino trovato vivo sotto le macerie – Nanopress.it
I soccorritori sono ormai al lavoro senza sosta nelle zone terremotate della Turchia e questa mattina altre 5 persone sono state estratte vive dalle macerie di un palazzo crollato ad Antakya, una delle principali città colpite dal sisma. Sotto le macerie di quello stesso edificio ci sarebbero altre tre persone ancora vive, per le quali i soccorritori stanno moltiplicando gli sforzi.
Un ragazzo di 17 anni è stato estratto vivo stamattina dal crollo di un edificio nella città di Gaziantep, in Turchia, dopo oltre 90 ore. L’adolescente ha raccontato di aver bevuto la sua urina per sopravvivere.
Al momento le vittime accertate sono 21mila, mentre sono oltre 75mila le persone che sono state evacuate dalle regioni del sud della Turchia.

Usa allentano temporaneamente alcune sanzioni

Intanto, gli Stati Uniti hanno annunciato la sospensione temporanea di alcune sanzioni economiche al governo centrale siriano.

Da anni gli USA hanno imposto sanzioni finanziarie, economiche e commerciali al governo di Damasco, sanzioni che sono state poi ulteriormente rafforzate nel 2020. Nel documento sottoscritto dal Dipartimento del tesoro si legge che: “Le sanzioni statunitensi alla Siria non ostacoleranno il salvataggio di vite umane dopo il terremoto che ha colpito il Paese e la Turchia”.

Il governo americano aveva già preannunciato lo stanziamento di 85 milioni di dollari in aiuti umanitari destinati alle aree colpite dal sisma. Lo stop alle sanzioni, valido fino al prossimo luglio, riguarda perlopiù le transazioni economiche verso le aree governative per l’esclusivo uso umanitario relativo all’emergenza post-terremoto.

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