Succede in provincia di Venezia, dove un bambino è stato scoperto mentre era intento a giocare con un ordigno trovato su una spiaggia di Ca’ Savio a Cavallino Treporti. Dopo una segnalazione effettuata alla capitaneria di porto, sono intervenuti da Jesolo per togliere il residuato bellico risalente al 1943 dalle mani del bambino. Il nucleo artificieri della Questura di Venezia ha poi portato l’ordigno in caserma dove è stato fatto brillare.
L’ordigno, un proiettile da artiglieria da 75mm aveva ancora la carica attiva ma fortunatamente non è esploso perché la spoletta era umida, bagnata dall’acqua di mare. Si pensa infatti possa essere stato trascinato a riva dalla marea, forse dopo un temporale. Secondo gli artificieri il pericolo è stato alto perché una volta asciugata la spoletta (più o meno in una decina di giorni), sarebbe bastato un piccolo urto per fare esplodere il residuato.