La possibilità di un trasporto pubblico alimentato alternativamente al metano o la benzina trova una sua curiosa realizzazione pratica in Inghilterra con il Bio-bus, il primo pullman a regolare percorrenza che utilizza come combustibile escrementi umani e scarti alimentari. Non si tratta del primo esempio in assoluto di mezzi di trasporto ideati per funzionare con combustibili alternativi al petrolio, ma certo si tratta di uno dei primi servizi regolari in una nazione iper-popolata come quella britannica. Il Bio-bus funge infatti da servizio navetta tra gli aeroporti di Bath e Bristol, e diventerà parte integrante del trasporto pubblico del Paese.
Tecnicamente gli escrementi e gli scarti alimentari vengono trasformati in un gas chiamato biometano, permettendo al bus, gestito dalle società Geneco a Wessex Water e dotato di 40 posti, di percorrere in autonomia una distanza di 190 chilometri con un pieno che equivale all’incirca alle feci prodotte da quattro persone durante l’arco di un anno solare. L’idea potrà sembrare balzana, ma i vantaggi dal punto di vista ecologico sono indubbi, visto che le emissioni di Co2 si riducono del 30 per cento in confronto ai tradizionali autobus. E per l’odore? I tecnici assicurano che i passeggeri non avvertiranno nulla grazie ad una sorta di sistema di depurazione nel trattamento dei materiali di scarto. Benefici anche dal punto di vista economico, poiché il biometano può essere prodotto ad un costo molto ridotto e di conseguenza essere rivenduto ad un prezzo esiguo.
L’ironia ai britannici ovviamente non manca, e l’autobus che va con la ‘pupù’ ha avuto un adeguato design con la facciata laterale che mostra proprio delle persone sedute sul water: nessun passeggero potrà quindi dirsi inconsapevole sul tipo di combustibile utilizzato. Va ricordato che il Bio-bus inglese non è in realtà il primo sistema pensato per essere alimentato con i rifiuti del corpo umano: da tempo gli scienziati sono al lavoro nel tentativo di ricavare dalla pipì i futuri carburanti per automobili, razzi e veicoli spaziali. Che il futuro energetico dipenda dai nostri scarti? Oggi è stato inaugurato il primo viaggio lungo la tratta, e il direttore della compagnia Colin Field ha dichiarato: ‘Fino a 10mila passeggeri potranno viaggiare sulla A4 durante il periodo di prova di quattro settimane, che è disponibile non solo per i viaggi verso l’aeroporto, ma anche per quelli locali lungo il percorso attraverso Saltford, Keynsham, Brislington, Knowle e Hengrove‘. Se tutto andrà come previsto, il Bio-bus, terminato il ‘tagliando’, entrerà ufficialmente nel circuito del sistema pubblico dei trasporti britannici.