Gli scarti possono diventare una risorsa importante se adeguatamente trattati in impianti industriali all’avanguardia. Ne sa qualcosa Eni che ha deciso di puntare sulla strategia circolare puntando al riutilizzo dei materiali residui, principalmente oli alimentari esausti, grazie alla trasformazione delle sue raffinerie tradizionali in bioraffinerie. L’obiettivo è produrre combustibili più puliti e di alta qualità.
Con le bioraffinerie la nuova vita non è solo per gli scarti che diventano combustibili di alta qualità, ma anche gli impianti industriali vengono rinnovati e rimessi in funzione con profitto.
A livello globale possiamo fare l’esempio della bioraffineria di Venezia, cui seguirà quella di Gela. Il colosso energetico da qualche anno si è impegnato nella produzione di biocarburanti adottando una strategia assolutamente innovativa.
La raffineria di Venezia è stata trasformata e convertita in bioraffineria utilizzando una tecnologia ‘proprietary Eni’ per la produzione di biocarburanti di altissima qualità. L’azienda sta inoltre sviluppando soluzioni che consentano la produzione di bio-olio da rifiuti organici.
In collaborazione con AdnKronos
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