Tutti i patiti del rock conoscono (e amano) Black Hole Sun, ma il significato del brano più famoso dei Soundgarden di Chris Cornell è sempre rimasto avvolto nel mistero anche per le dichiarazioni spesso contraddittorie del compianto leader della band di Seattle, che non ha mai voluto fornire una spiegazione chiara e definitiva sulla genesi del testo (per non parlare del surreale video clip che resta uno dei più geniali e inquietanti degli anni ’90). In ogni caso stiamo parlando di un pezzo simbolo della storia del grunge e di una delle canzoni più belle dei Soundgarden (o forse la più bella o comunque quella di maggior successo visto che si è aggiudicata addirittura un Grammy Award).
Black Hole Sun fa parte del quarto album dei Soundgarden, Superunknown, pubblicato nel 1994. Il brano fu composto da Chris Cornell in soli 15 minuti dopo aver trascorso un giorno intero a guardare film horror. Il testo della canzone è molto cupo, come del resto l’intero disco che tratta temi come l’abuso di sostanze stupefacenti, il suicidio e la depressione, e non sembra avere un significato ben preciso (lo stesso Chris Cornell ha sempre sostenuto che la canzone parla di un sogno surreale), anche se non mancano le interpretazioni. Per esempio c’è chi sostiene che Black Hole Sun, nel cui ritornello s’invoca l’arrivo di un misterioso ‘sole del buco nero’ (‘Black hole sun / won’t you come / and wash away the rain?’) vada intesa come un qualcosa di spirituale, legato forse a un particolare stato d’animo del cantante quando scrisse il pezzo, mentre altri ci vedono un sottile quanto beffardo attacco alla discussa middle class americana.
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E a proposito di quest’ultima interpretazione, quando si discute di Black Hole Sun e del significato del brano non si può tralasciare il già citato video, diretto da Howard Greenhalgh, che ha disturbato il sonno di molti adolescenti degli anni ’90 (all’epoca capitava che i video metal girassero anche sui canali TV generalisti, come TMC, ma questa è un’altra storia). In questo caso la spiegazione appare più chiara: la clip è un grottesco ritratto della middle class a stelle e strisce, rappresentata da personaggi ridicoli e terrificanti, che alla fine viene spazzata via dall’arrivo di questo ‘black hole sun‘ così a lungo invocato dai Soundgarden.
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Curiosità finale. In un’intervista di qualche anno fa Chris Cornell aveva contestato l’attribuzione del Grammy Award 1995 a Black Hole Sun nella categoria ‘miglior interpretazione hard rock’ perché a suo parere il brano non appartiene a questo genere: ‘È una cosa stupida, non credo che ci sia heavy metal in Black Hole Sun. Credono di aiutarti inserendola nel genere hard rock, ma in realtà ti prendono in giro. Black Hole Sun è stato probabilmente uno dei momenti in cui la musica hard rock stava evolvendo. Ed evolversi è necessario per continuare ad avere ancora tanti appassionati e andare avanti, sempre. I generi ormai non rappresentano più nulla’.
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